16/04/12

Un occhio sul mondo 2: un pensiero per i nostri militari


Un soldato dell'esercito nazionale afgano guarda impietrito uno scenario apocalittico, mentre un elicottero della Nato sorveglia la situazione. Questa settimana con il nostro 'Occhio sul mondo' siamo andati a Kabul, capitale dell'Afghanistan, dove ieri i talebani hanno sferrato una serie di pesanti attacchi nella zona centrale della città, mirando soprattutto a colpire le ambasciate occidentali e il Parlamento. Quello del 15 aprile a Kabul, sarà ricordato come uno dei più importanti attacchi da quando, nel 2001, le forze afgane appoggiate dagli Usa hanno preso il controllo del paese.
Oltre le statistiche, però, c'è ben altro. L'attacco di ieri, infatti, è costato la vita a 47 persone tra civili e militari. Per noi occidentali, dunque, non è solo tempo di bilanci, ma una buona occasione per non dimenticarci mai che ancora oggi nel mondo ci sono posti pieni di odio e rancore, dove, purtroppo, scorre il sangue degli innocenti. Un pensiero profondo va ai nostri ragazzi - ma anche a tutti coloro i quali sono impegnati nelle missioni di pace - che quotidianamente operano per costruire un futuro a chi è meno fortunato di noi. Non ricordiamoci di loro solamente quando li dobbiamo accogliere avvolti in una bandiera e dentro una bara.


(foto Parwiz per Reuters)


1 commento:

  1. noi festeggiamo il 25 aprile la resistenza : anche il nostro paese all'epoca era un posto pieno di odio e rancore...Gli afghani si stanno difendendo dalle potenze occupatrici straniere.Ma quali missioni di pace!In 10 anni le maggiori potenze occidentali super armate non sono riuscite a vincere 4 talebani!C'è qualcosa che non torna...Ma vorrei suggerire all'autore che non è solo tempo di fare i bilanci ma sopratutto di toglierci i prosciutti dagli occhi, dal momento che l'odio e il rancore lo seminiamo noi!

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