01/05/12

Merkel sveglia, Italia sveglia: forza, coraggio ed idee!

Vi sono due caratteristiche nell’azione di questo governo: la prima riguarda la sua natura tecnica, la seconda la politica economica seguita fin dal primo momento. Da un governo tecnico ci si sarebbe aspettati un’azione improntata alla ricerca di misure in grado di affrontare una difficile situazione senza adottare quei provvedimenti che consistono semplicemente nell’imporre nuove tasse e nuovi balzelli.
Adottare nuove tasse sulla casa e aumentare le accise della benzina non sono propriamente idee brillanti.
Chiunque avrebbe potuto decidere misure di questo genere. Non c’era bisogno di inventarsi un governo formato da professionisti di valore per varare un genere di provvedimenti così scontati e soprattutto ingiusti e socialmente sbagliati. Soprattutto l’Imu, estremamente gravosa sulla casa, è stata un’idea che si sta rivelando economicamente e socialmente catastrofica. E menomale che, grazie al PdL, l’impatto è stato almeno spalmato su tre rate!

In seguito all’introduzione di questa tassa, il valore degli immobili è diminuito dal 20 al 50%, secondo alcuni istituti di ricerca, rappresentando con ciò una vera e propria patrimoniale non a carico dei più ricchi, bensì sulle spalle di tutti i proprietari di prime case, case spesso frutto di sacrifici. Nello stesso tempo l’Imu ha un effetto recessivo sui risparmi e sulla propensione al consumo delle famiglie, contribuendo ulteriormente alla stagnazione dell’economia. Oggi sia la Banca europea che la Banca d’Italia dichiarano che per la crescita occorre diminuire le tasse, ma questo è esattamente il contrario di quello che sta facendo il governo Monti. Quello che non dicono è che neppure il pareggio di bilancio è un traguardo raggiungibile continuando lungo la strada del rigore fine a se stesso. Al governo Monti si impone perciò un cambio di passo, che sarà possibile solo se a livello europeo cambierà la politica della Germania, che risponde soltanto ai propri interessi nazionali e non ad un’idea nuova dell’Europa.

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