“Ci si dimette entrambi per consentire poi agli italiani di esprimersi attraverso il voto. Sono pronto anche domani mattina”. Di chi è questa promessa? Dimissioni in coppia e poi voto, senza se e senza ma? Ma certo che è lui, Gianfranco Fini. Era il 13 febbraio non di un secolo fa ma di quest'anno. L'altro, cui si riferisce l'Uomo di Parola, è ovviamente Silvio Berlusconi. Aggiunse il profetico presidente della Camera: “Sono sicuro che a Berlusconi non gli passera neanche dall'anticamera del cervello di dimettersi. Peccato, faremmo tutti una splendida figura”.
Per una volta siamo d'accordo su tutto, ma proprio anche sulle virgole con Fini. Dimissioni, elezioni? Un programma fantastico. Poi in Fini è prevalsa l'idea molto umile di lasciare la “splendida figura” a Berlusconi, e lui di accontentarsi di una figura un po' di palta insieme alla cadrega. Poveretto come soffre per questo sacrificio.
Di Paolo
Campa cavallo.
RispondiEliminaFrancesca