Famiglia, Chiesa, Attualità, Volontariato, Costume e Società…queste sono le sezioni principali della versione on line di Famiglia Cristiana e queste sono le tematiche principali che il settimanale affronta puntualmente in maniera professionale, autorevole ed interattiva con il lettore .
Ho 32 anni, e da 32 anni vedo “girovagare” per casa questa rivista, strattonata a destra e a sinistra tra me , le mie due sorelle, e i miei genitori. Quasi come fosse un gioco dispettoso … “rubare dai comodini di casa Famiglia Cristiana”: una Istituzione nel panorama dei newsmagazine e una Istituzione da sempre a casa nostra.
C’è un’affezione storica, lo ammetto, da parte mia (come potrò mai dimenticare che quel dieci preso al compito di italiano della maturità è frutto di un articolo che avevo letto il giorno prima su Famiglia Cristiana?). Ma c’è senz’altro la consapevolezza che “qualcuno”, sfruttando le regole dello show, dello share, dell’artista che tutto può e augurando la chiusura delle riviste cattoliche, ha un po’ sforato.
Ha sforato in termini di minuti (che sono costati 700.000 euro circa in meno di pubblicità alla Rai) ma soprattutto in termini di contenuto. Non voglio addentrarmi sulle polemiche che in queste ore stanno riempendo le prime pagine dei giornali, voglio solo manifestare la mia solidarietà nei confronti di una testata che rappresenta a mio parere un esempio di editoria indiscutibile: proprio quel bouquet di articoli su cui ogni lettore trova notizie utili alla famiglia e spunti di riflessione sociale è la forza di Famiglia Cristiana. Come figlia, come
moglie, come lettrice… auguro a tutto il team della redazione di continuare a fornire un servizio alla famiglia come ha sempre fatto cosicché un giorno, se sarò mamma, anche i miei figli potranno contare su una fonte utilissima di informazione per il proprio sapere.
Alessandra
Ho 32 anni, e da 32 anni vedo “girovagare” per casa questa rivista, strattonata a destra e a sinistra tra me , le mie due sorelle, e i miei genitori. Quasi come fosse un gioco dispettoso … “rubare dai comodini di casa Famiglia Cristiana”: una Istituzione nel panorama dei newsmagazine e una Istituzione da sempre a casa nostra.
C’è un’affezione storica, lo ammetto, da parte mia (come potrò mai dimenticare che quel dieci preso al compito di italiano della maturità è frutto di un articolo che avevo letto il giorno prima su Famiglia Cristiana?). Ma c’è senz’altro la consapevolezza che “qualcuno”, sfruttando le regole dello show, dello share, dell’artista che tutto può e augurando la chiusura delle riviste cattoliche, ha un po’ sforato.
Ha sforato in termini di minuti (che sono costati 700.000 euro circa in meno di pubblicità alla Rai) ma soprattutto in termini di contenuto. Non voglio addentrarmi sulle polemiche che in queste ore stanno riempendo le prime pagine dei giornali, voglio solo manifestare la mia solidarietà nei confronti di una testata che rappresenta a mio parere un esempio di editoria indiscutibile: proprio quel bouquet di articoli su cui ogni lettore trova notizie utili alla famiglia e spunti di riflessione sociale è la forza di Famiglia Cristiana. Come figlia, come
moglie, come lettrice… auguro a tutto il team della redazione di continuare a fornire un servizio alla famiglia come ha sempre fatto cosicché un giorno, se sarò mamma, anche i miei figli potranno contare su una fonte utilissima di informazione per il proprio sapere.
Alessandra
l'articolo merita la pubblicazione sulla rivista! brava Ale mi hai emozionato.
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