Si ricorda oggi a Palermo ed in tutta Italia la strage di via D'Amelio, il 19 luglio 1992, in cui con un'autobomba vennero uccisi il procuratore aggiunto di Palermo Paolo Borsellino e gli agenti della polizia di Stato che lo scortavano: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina. Alle 16.58 sara' osservato un minuto di silenzio in via D'Amelio.
In tanti scrivono sui profili facebook o sui propri spazi blog: Paolo Vive, Non sei mai morto, il Tuo insegnamento resta.
In questi 19 anni ne abbiamo sentite e lette di tutti i colori su Paolo Borsellino e Giovanni Falcone. Sono stati tirati per la giacca per giustificare le politiche di destra e di sinistra, per dire tutto ed il contrario di tutto e quindi Paolo Borsellino in questi 19 anni è morto e risorto centinaia di volte.
19 anni fa avevo 19 anni. Ricordo quelle immagini in televisione, quel boato enorme che sentivamo nel cuore, ed ancora risento, e la paura ed il disorientamento di quei giorni perchè davvero tutto ci sembrava perso definitivamente in mano al male.
19 anni fa avevo 19 anni, un altro mondo per me, università, pochi pensieri, primi passi come giornalista e vissi quell'attentato con la rabbia di un figlio che perde un padre.
19 anni dopo sono padre e vivo quell'attentato con la rabbia di un padre che deve difendere i propri figli.
Ci siamo chiesti in redazione, stamattina, come ricordare Paolo Borsellino.
Abbiamo deciso due modi semplici, senza troppi giri di parole, senza anche noi farlo rinascere e riucciderlo contemporaneamente.
Ti ricordiamo, Paolo, dapprima nella preghiera, silenziosa, personale, quella di ognuno di noi al suo Dio. E poi alle 16.58 pubblicheremo qui su Frews la lettera che scrisse Manfredi, tuo figlio, perchè da allora racchiude le parole che noi tuoi figli volevamo e vorremmo sempre dirti.
bellissimo pezzo Giorgio.
RispondiEliminaUn modo semplice,efficace,opportuno,per ricordare un grande uomo,che ha dato la propria vita per la legalità ed il vivere civile.
RispondiEliminaGrazie.