21/05/12

Uno di noi: tante sedie vuote...a significare gli aborti in Italia?

Entrando in Aula Nervi per la manifestazione "Lifeday" del Movimento per la vita italiano l'impatto è stato tremendo: più della metà dell'Aula era vuota, una sterminata sequenza di sedie marroncine, sole e là davanti uno sparuto numero di giovani vincitori del concorso europeo e nelle prime file, chissà dopo quanti litigi e trattative, gli eterni vertici nazionali del Mpv e di altre associazioni cattoliche italiane.
L'impatto è forte, il programma lento ed incentrato sempre su "uno" che però, spesso, non è il bambino concepito, in attesa del milione di firme, e neanche nostro Signore.

Si alternano le bellissime canzoni dei Gen ed i particolari balli dei Nomadelfi con gli interventi delle autorità e delle altre associazioni. Qualcuno dal palco dice "siamo qui in tremila" ma non ci crede neanche lui. Forse non si arriva neanche a due mila ma non è questo l'importante: quello che conta sono i milioni di bambini, coetanei anche dei premiati, che mancano perché vittime dell'aborto e ben rappresentati da queste sedie vuote (ma non saprei dire quanto volutamente!).

Pensi alla domenica precedente, a quella Marcia per la vita gioiosa e festante, giovane, nuova dove qualcuno ha detto: "Chi marcia per la vita non marcisce con l'aborto": ad una settimana di distanza la frase ottiene il suo compimento e la sua spiegazione. Questi 1800 erano i benvenuti domenica scorsa, e molti vi erano: non si è notata la loro assenza, si sarebbe notata la loro presenza. 

Poi la premiazione del 25 esimo concorso europeo con i quasi quattrocento vincitori sul Palco a prendersi la pergamena, convogliati qui con quest'altro viaggio gratis offerto dal Mpvi. E subito dopo, siamo quasi alle 12, che succede? Ovviamente l'Aula Nervi si svuota quasi completamente per riversarsi dove? Provate ad indovinare? All'Angelus del Papa e sapete perchè: le menti "illuminate" che hanno organizzato il tutto hanno predisposto il video collegamento col Papa dalla vicina Piazza San Pietro. Ma se siamo qui a duecento metri, si saranno detti in tanti, (quelli che sono partiti magari all'alba dalla Puglia col ricordo di Melissa sullo striscione), vado in Piazza direttamente a vedermelo il Papa! Se dovevo vederlo in tv me ne restavo a casa. 
Voi che avreste fatto?

Anche io esco e vado a prendermi la benedizione in San Pietro ed a nulla valgono i tentativi dei dipendenti della Cooperativa Giorgio La Pira del Movimento per la vita (ma i volontari dove sono?) di avvisare che non sarà più possibile rientrare. Tantissimi escono e si uniscono alle decine di migliaia in piazza per prendersi la Benedizione ed il saluto del Papa.

In pratica l'ultimo ballo dei Nomadelfi, a chiusura, avviene davanti ai pochissimi rimasti ed ancora dal palco, dopo aver invocato tutto il tempo "l'unità", viene annunciato il prossimo raduno del 19 maggio 2013. 
E' proprio vero: c'è chi marcia e chi trotta solo per finta continuando a creare divisioni e non accorgendosi che i pro life italiani sono già usciti dalle catacombe e l'Aula Nervi al limite la considerano come simbolo di un fedele alleato (e maestro) e non come luogo appartato per un compromesso sicuro.




7 commenti:

  1. SI SPUTA NEL PIATTO DOVE SI è AVIDAMENTE MANGIATO, MI PARE

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  2. GIUSTO.MEGLIO POCHI CHE MALE ACCOMPAGNATI.
    DATO CHE LE STIME TERZE DANNO LO STESSO NUMERO DELLA MARCIA DEL 13 SI DEVE DEDURRE CHE ANCHE ALLA MARCIA ERANO POCHI, DIREI

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  3. avidamente mangiato??? stessi numeri alla marcia del 13??????? l'ideologia regna sovranae… videntemente tu alla marcia del tredici non c'eri se dici così, sennò avresti visto che le quantità erano decisamente superiori, basta guardare le foto su internet, se ne accorgerebbe anche un bambino (non uno ideologizzato però).

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  4. Con il linguaggio della denigrazione non si va molto lontano.

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  5. ho fatto bene a non partecipare nè alla marcia nè alla manifestazione del Mpv a quanto pare, proprio come avevo deciso tempo fa delusa e arrabbiata di vedere due schieramenti pro-life così nettamente divisi sul piano ideologico tanto da organizzare due eventi a Roma nel giro di una settimana, noto che le polemiche continuano...è stata più bella questa, è stata più partecipata quell'altra e via dicendo. Un ero peccato comunque perchè così si fa il gioco di chi odia la vita e la vuole distruggere. E temo che l'attenzione dell'opinione pubblica si focalizzerà più sulle polemiche che sul messaggio che vogliamo dare

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  6. Per mia prassi non rispondo ad Anonimi, soprattutto quando sono insulti. Io ci metto nome e cognome. Vorrei lo stesso "approccio"

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  7. Agli amici del Mpv Cav Campodarsego. Io ho partecipato ad entrambe invece e so da che parte sta la volontà di non fare una iniziativa unica.

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