Riceviamo e pubblichiamo l'esperienza di Marialaura, volontaria a Cuba per l'associazione Semi Di Pace.
"Luca mi ha chiesto di parlare della mia esperienza da volontaria che ho vissuto qui a Cuba. Ho pensato molto a questo… quante cose insolite hanno visto i miei occhi e quante tristi storie hanno ascoltato le mie orecchie!. “Da dove inizio?” ho pensato…
Ho deciso allora di non condividere quello che ho visto ma quello che ho provato. Non parlerò della vostra realtà, quella in cui lavorate tutti i giorni con tanto amore, forza e coraggio. Non parlerò di quello che già conoscete. Parlerò invece delle mie emozioni, condividerò con voi quello che ancora non sapete.
L’impatto con le baracche di legno o in ferro, con le strade dissestate, con il cattivo odore che usciva dalla via, a volte dalle stesse stanze che abbiamo visitato, con le persone dai vestiti sporchi, non è stato inizialmente facile. Tutto ciò mi ha spaventato e mi ha portato un po’ di angoscia. Sono passate due settimana prima che si affievolisse un po’ quell’angoscia. Ho visto la povertà e la miseria nei volti e ho visto quanto danno procura. Non è facile! io non ero abituata. Però sapevo che ciò che stavo vedendo teneva un grande significato ed era esattamente ciò che stavo cercando: il fatto, cioè, di rendermi conto di cosa accade nel mondo, soprattutto nella parte del mondo che noi, ogni tanto, riscontriamo solo in TV.
Ascoltare le storie che la gente raccontava mi ha reso triste moltissime volte, la mia mente non filtrava facilmente tutte le informazioni e non riusciva ad accettarle. E mentre il mio cuore era gonfio di emozioni, io riflettevo continuamente. Vedere i bambini senza vestiti, senza scarpe, sapere che mangiano una sola volta al giorno, che dormono sui materassi insieme a tre o quattro fratelli, se i materassi ci sono, che perdono i capelli per il calo delle vitamine, che si lavano con un tubo in giardino perché non hanno la doccia, che si tolgono quel po’ di cibo che hanno per offrirlo a uno dei fratelli, quanta pena mi ha apportato! Tutto ciò continua a farmi male. Però, a poco a poco, le emozioni tristi si affievoliscono e restano vivi tanti sentimenti e ricordi positivi, grazie ai sorrisi della gente che ho avuto intorno, delle suore e soprattutto dei bambini.
Mai li ho visti piangere in un mese! Loro mi hanno fatto capire che, sebbene esista la malattia, il dolore, la povertà, dobbiamo proseguire avanti con la speranza, la gioia di vivere, la forza e il sorriso. Sorridere alla vita affinchè la vita lo faccia con noi.
Concludo facendo riferimento ad una canzone italiana. Due sono le parole che più catturano la mia attenzione: volare e stare in terra.
E allora……..Che i nostri desideri di amore, solidarietà, umiltà, possano volare alto nel cielo e concretizzarsi nel rispetto e nell’aiuto della maggioranza delle persone in difficoltà! Che non sia solo uno slancio di pochi, ma che sia tutto il mondo a muoversi!"
Marialaura di Semi di Pace
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