"Sono ottimista sul futuro della Tunisia" dice l'Arcivescovo di Tunisi alla vigilia del voto "La situazione è veramente calma. Ieri sera è finita la campagna elettorale senza alcun incidente ed ora stiamo vivendo l'attesa del voto" dice all'Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Maroun Elias Lahham, Arcivescovo di Tunisi, alla vigilia della prima votazione libera della Tunisia. Domani 23 ottobre, 11.000 candidati si contenderanno i 218 seggi dell'Assemblea Costituzionale che dovrà scrivere la nuova Costituzione. Gli elettori registrati sono 7 milioni e mezzo. C'è un alto numero di partiti in lizza, la maggior parte dei quali formatisi all'indomani dalla caduta del regime di Ben Ali, e riguardo alla possibilità che questa situazione possa generare confusione tra gli elettori, Mons. Lahham risponde: "I partiti tunisini sono 120, dei quali 110 si sono presentati alle elezioni. Questo certamente rischia di provocare confusione tra gli elettori, accentuata dal fatto che è la prima volta che i tunisini votano in elezioni veramente libere. Non sono abituati alla campagna elettorale, condotta peraltro dai partiti promettendo più o meno le stesse cose. C'è entusiasmo ma anche incertezza".
L'Arcivescovo di Tunisi aggiunge che "la Tunisia è comunque avviata sulla strada della democrazia. Sarà un modello di democrazia fatto dai tunisini. Non vi sono modelli standard di democrazia validi per tutti i Paesi. Ciascuno crea un suo modello, adattandolo alle proprie condizioni sociali e culturali. Sono ottimista sul futuro del Paese" conclude Mons. Lahham. (L.M.) (Agenzia Fides 22/10/2011)
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