05/01/12

Il Commodore 64 compie 30 anni, io ne farò 40

La nostra linea immaginaria tra chi è giovane e chi lo è meno oggi si chiama Commodore64, o meglio il C64. Se ti è scesa una lacrimuccia leggendo queste prime righe sei come me, ovvero viaggi spedito e silenzioso verso gli "anta" utilizzando per scrivere un'altra tastiera quasi piatta, od un touch screen, ma ben ricordi la forma da hamburger della tastiera del C64. Se invece questo nome non ti dice nulla, beh, amico mio, sei di un'altra generazione ed il c due punti a capo non potrai mai raccontarlo nel tuo blog.
Era il gennaio del 1982 quando al Ces di Las Vegas fu presentato il Commodore 64 (poi c'era anche il fratellino Commodore Vic20).  Il Commodore era un simbolo, una macchina all’avanguardia per l’epoca (qui trovate qualche ulteriore info). L’inizio timido dell’informatica di massa. In Italia arrivò un anno dopo, nel marzo del 1983 (negli Usa era commercializzato già dal giugno 1982), dopo aver fatto bella mostra di sé allo Smau di un anno prima. E fu subito un successo, malgrado costasse all’epoca del lancio 973.500 lire, cifra comunque minima per un computer allora, e fu infatti quella la chiave del successo (negli Usa costava 565 dollari contro i 135 stimati di costo di produzione della singola macchina).
Io l'ho avuto tra le mani e forse mia madre ancora lo conserva da qualche parte in cantina, come sua consuetudine, e me lo gestivo "litigando" fraternamente  con mio fratello.
Poi tutto mi sembra sia andato così in fretta che non si fa in tempo ad innamorarsi di un Pentium che siamo già ai Tablet: troppo in fretta, come i nostri anni che sono già quaranta!

 

2 commenti:

  1. Io sono un'82 ma sto con un'78 che li colleziona...semmai qualcuno volesse fare una mostra con articoli di questo genere contattateci.
    Fra

    RispondiElimina
  2. Parole sante amico mio... solo che io il mio c64 lo conservo ancora gelosamente, assieme a ad altri che o trovato "strada facendo".

    RispondiElimina