16/05/12

La voglia di libri di carta dei ragazzi con lo zainetto


"Saranno i ragazzi a salvare il mondo dei libri. Il Salone torinese si chiude con più visitatori (fra il 4 e il 5%) ed è in gran parte merito loro. « L' onda studentesca che travolge il Lingotto racconta un altro Salone. Lo tsunami di ragazzi sparpagliati tra gli stand dei libri e i dibattiti-show descrive un Salone in controtendenza rispetto alla crisi.
Un Salone che non è né depresso né digitale - largamente disertate le sezioni elettroniche -, zeppo di lettori acquirenti che fanno esultare gli editori, zampillante di zainetti e visitatori in erba.
Curiosi ed esigenti, informati (dalla rete) e desiderosi di un rapporto tattile con i volumi, attenti al prezzo ma anche alle novità editoriali, ipnotizzati dall' intrattenimento ma anche dagli incontri "civili". E per lo più indifferenti agli schermi luminosi degli e-reader. Esaurito l' incontro, prima scappavano a casa, ora sciamano nel Salone in totale autonomia». Forse anche attratti dalla musica, dai video, dagli effetti speciali, insomma dal profilo multiforme della fiera. Non però dagli schermi luminosi dei kindle o degli e-reader, gli stand più snobbati. «Li disertano perché i supporti elettronici fanno parte del loro habitat naturale», prosegue Bajani, «mentre il vero oggetto esotico è diventato il libro». Un libro da scoprire, toccare e annusare, come racconta un gruppetto di studenti liceali che alla parola "e-book" fanno la faccia da prugna secca." Racconta così Simonetta Fiori su La Repubblica ed esulto di gioia nel leggere che il libro resta anche per i più giovani un oggetto esotico e, perché no, erotico.
Non che voglia restare fuori dal mondo, ovviamente, e chi mi conosce sa bene che ringrazio la rivoluzione digitale che mi ha permesso di perfezionare il mio lavoro, di trovarne altro e di aumentare la mia conoscenza e la mia presenza.
Ma non ho un e reader. Ho un tablet che uso solo per leggere ma non riesco a scriverci. I libri no. Volete mettere una bella libreria contenente cento libri diversi a confronto di una mensola con un solo e reader con dentro mille testi?
Noooooo! Il libro è comodo, lo porti ovunque, in bagno e sotto l'ombrellone, in pullman ed al parchetto. Avvicinatevi ragazzi, le pagine non mordono, sono vive, e quando sono fresche di stampa anneriscono il polpastrello. Queste sensazioni, coi vostri marchingegni elettronici, non le proverete mai.
E lo diciamo e lo scriviamo qui su questo giornale che non si tocca. E' la scrittura bellezza.
Buon libro e buongiorgio.


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