16/05/12

Il messaggio di Fatima nella storia

Se, come ricordavamo nell’articolo della scorsa settimana, il mese di maggio è – per eccellenza – il mese dedicato alla Madonna, due ricorrenze fondamentali sono trascorse da pochi giorni. 
La prima riguarda il novantacinquesimo anniversario della prima apparizione a Fatima, in Portogallo, sulla cui storia e ricezione rimandiamo i lettori a un sintetico, ma approfondito articolo sul sito dell’associazione civico-culturale Alleanza Cattolica, che dedica un’intera sezione del sito medesimo all'approfondimento del messaggio scaturito dalle apparizioni ai tre pastorelli. 
Le apparizioni della Madonna a Fatima, insieme a quelle di Lourdes, sono tra le più famose apparizioni mariane al mondo. Legate ad esse, sono anche i cosiddetti “tre segreti di Fatima“, o – meglio – le tre parti di un solo “segreto”: si tratta perlopiù di rivelazioni riguardanti i temi di fede (quali l'esistenza dell'inferno) e riferimenti a eventi futuri, accompagnati sempre da calorosi inviti alla preghiera e alla conversione. La terza parte è stata invece tenuta riservata per lungo tempo ed era nota soltanto alla veggente – poi divenuta suora di clausura – che è vissuta più a lungo: Lucia dos Santos (1907-2005) e al Papa. 

In occasione del Giubileo del 2000, papa Giovanni Paolo II, attraverso il cardinale Angelo Sodano e la Congregazione per la Dottrina della Fede allora presieduta dal cardinale Joseph Ratzinger, decise di rendere pubblico il testo della terza parte, così come espressa nelle parole di suor Lucia: «Dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l’Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo in una luce immensa che è Dio: “qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti” un Vescovo vestito di Bianco “abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”. Vari altri Vescovi, Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c’erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio» (Congregazione per la Dottrina della Fede, Il messaggio di Fatima, 2000). 

Giovanni Paolo II in questa immagine riconobbe il suo destino, con riferimento particolare all’attentato subito in Piazza San Pietro proprio il 13 maggio – anniversario della prima apparizione – 1981, quando cadde appunto ferito sotto vari colpi di arma da fuoco sparati dall’attentatore Alì Agca. Certo, il «vescovo vestito di bianco» della terza parte del segreto viene ucciso, tuttavia proprio il papa oggi beato dichiarava: «Una mano ha sparato e un’altra ha guidato la pallottola», attribuendo alla Madonna la salvezza della propria vita. «E oggi quella pallottola, resa per sempre “innocua”, è incastonata nella corona della statua della Madonna di Fatima» ([cardinale e segretario personale di Giovanni Paolo II] Stanislao Dziwisz, Una vita con Karol. Conversazione con Gian Franco Svidercoschi, Rizzoli, Milano 2007, p. 124). Il trentunesimo anniversario di questo evento rappresenta, dunque, la seconda fondamentale ricorrenza di questi giorni. 

L’annuncio scaturito da Fatima riveste quindi un ruolo essenziale nella storia recente della Chiesa e dell’umanità. Oggi esso si rinnova e fa da richiamo per molte persone, oltre che con la grande affluenza di pellegrini presso lo stesso santuario portoghese, attraverso i diversi itinerari mondiali (e in Italia, in particolare) della statua Madonna Pellegrina concessa dal santuario, organizzati – soprattutto a partire dal 1947 – e volti appunto alla diffusione globale, mediante missioni mariane popolari, della devozione alla Madonna di Fatima, che reca in sé la grande promessa del trionfo del Cuore Immacolato di Maria su tutte le bassezze e crudeltà della storia umana. 

Andrea Menegotto

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