Di lui ho questo ricordo:l'esultanza dopo il gol,quando correva sotto la curva nord dell'Olimpico e la maglietta celeste chiaro sembrava gonfiarsi. Registravo le sue reti e le sue esultanze e avevo capito che prima di segnare con quel sinistro definito da qualche bravo giornalista "al fulmicotone", andava a rete con gli occhi,aveva il viso quasi pietrificato,seguiva la palla con lo sguardo fulmineo da un istante prima di averla sul piede fino a dentro la rete. Era rapidissimo. Mi ricordo anche quei capelli biondo-dorato e un'intervista in cui raccontò dell'inizio,quando lavorava come elettricista per il Presidente del Leffe e la sera si allenava.
La svolta era avvenuta quando,anni dopo,lo volle il boemo di ghiaccio Zeman al Foggia,intuendo il bomber che nessuno aveva ancora scoperto.E non si era sbagliato. Il tecnico impenetrabile se lo portò anche alla Lazio,dove segnò tanto ma, purtroppo, non vinse nulla. Eppure,sono convinta, è nel cuore di tutti i tifosi laziali.Per le emozioni uniche che ha dato,per tutti quei gol, per lo spettacolo. Mi ricordo anche il caos,nell'estate del 1995, perché l'allora Presidente biancazzurro Cragnotti voleva cederlo al Parma di Tanzi (saranno state le macumbe fatte allora dagli aquilotti a farli finire entrambi come sono finiti?...) e lui rifiutò. Amava la Lazio e i suoi tifosi più del più succulento contratto che avrebbe potuto offrirgli il patron dei parmigiani. E questo per i tifosi vale più di uno scudetto.
Chi è appassionato di calcio ed ha più di 25 anni saprà di certo che sto parlando di Beppe Signori,leggendario numero 11 della Lazio del vecchio millennio. Lo stesso Beppe Signori sputtanato nello scandalo dello scorso anno sul calcio scommesse;quello che pare avesse contatti perfino con altri Stati,con altri Continenti,tutti ad est d'Italia, per truccare le partite nostrane ;a dire della stampa il più big tra i big di Calciopoli. Lui si è difeso dicendo che non è agli Atti nessuna sua intercettazione incriminata. Ho letto molto sulla vicenda, potrei scrivere di più, ma non ho deciso di fare questo post per mettere a scoppio ritardato le mani nella marmellata anch'io. Io voglio difendere Beppe Signori. Io che avevo la sua maglietta,quando ero alle medie, io che ero felice ad ogni suo gol,che piansi quando seppi che era fidanzato.
Quello che si sa della vicenda, potrebbe essere tutto vero o in parte. Nella seconda ipotesi spero che si verifichi a fondo quali e quante sono le sue colpe. Perché conosco personalmente altra gente coinvolta che solo per avere determinate amicizie, si è giocata una carriera.Purtroppo i giornalisti a volte sono un pò sciacalli e gonfiano titoli ed esagerano con aggettivi,definizioni,conclusioni. Nella prima.....beh, sono rimasta stravolta sapendo che qualche anno addietro Signori ha deciso da un giorno all'altro di separarsi dalla moglie che tanto amava, ma senza allontanarsi minimamente dai tre figli per i quali tutte le settimane faceva la spola tra Roma, dove i ragazzi stanno con la mamma e Bologna, dove vive lui assieme, pare, ad una nuova compagna. Quindi mi chiedo cosa potrebbe essere successo a quest'uomo per indurlo ad entrare nel giro delle scommesse.
In tal caso sarei propensa a crederlo più vittima del demone del gioco che dell'avidità di denaro.Signori aveva amicizie nel mio paese e veniva qui a trovarle,cenando nelle normalissime case di normalissime famiglie.Signori non accettò di lasciare la Lazio per unirsi ad un Parma che all'epoca era la principale antagonista delle Juve stellare di Vialli-Ravanelli-Del Piero. Seppure avesse le colpe che gli vengono attribuite, io, in cuor mio, l'ho già perdonato, perché avrebbe si sbagliato tanto,ma non ha ucciso nessuno né concorso alla distruzione di nessuno. E perché io non sono la Giustizia,ma essendo una persona,ho una mia giustizia nel cuore che forse potrebbe anche non essere giusta.Auguri Beppe!E dategli una panchina in Italia!Beppe sei grande!188 volte!
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