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23/02/12
Crisi diplomatica tra Italia e India? Vogliamo portare a casa i nostri marò
Categorie:
internazionale
Pubblicato da
Redazione Frews
L’Italia e l’India convergono sul fatto che l'incidente del 15 febbraio scorso in cui sono morti due pescatori locali - incidente per il quale le autorità indiane hanno chiamato in causa due militari del Reggimento San Marco imbarcati sul mercantile Enrica Lexie - ha avuto luogo in acque internazionali. L'intesa, che appare essere un piccolo passo in avanti rispetto alle ultime ore, certifica una situazione di stallo.
Infatti, per Nuova Delhi non cambia lo status quo: "andremo avanti seguendo le nostre leggi", ha affermato il sottosegretario agli Affari Esteri Preenet Kaur, dopo aver ricevuto l'omologo italiano Staffan De Mistura. Molti dubbi permangono sulla ricostruzione degli eventi: numerose informazioni, che l'India al momento non prende in considerazione, lasciano ritenere che gli spari contro i pescatori non siano partiti dal mercantile italiano a bordo del quale si trovavano Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, attualmente in stato di fermo di polizia a Kochi.
Ieri il Ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata durante l’audizione alle Commissioni Esteri riunite di Camera e Senato facendo riferimento a questa vicenda ha espresso rammarico su come il riserbo tenuto dalla Farnesina sia stato invece interpretato come inazione. Ha evidenziato come ci sia grande tensione nel personale che segue l’evolversi della questione tante che lo stesso Presidente del Consiglio se ne sta interessando. Il Ministro ha poi spiegato come il lavoro si stia svolgendo in continuità con il Ministero della Difesa e della Giustizia garantendo che si sta esercitando un’azione costante attraverso tutti i canali disponibili sul piano internazionale, sul piano formare ed anche sul piano informale. L’intenzione è certo quella di riportare a casa i due soldati. Speriamo di poter dire presto: bentornati!
Maria Leone
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Grazie Maria per questi puntuali aggiornamenti sul... mondo fuori dall'Italia. Seguiamo la vicenda il più possibile. Grazie. Giorgio
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