Vent'anni fa (era il 6 febbraio del 1992) morì Padre David Maria Turoldo, sacerdote, poeta, cercatore di Dio. I suoi libri mi hanno accompagnato nelle mie letture di ventenne. Le sue parole hanno guidato la mia ricerca di Dio. Le sue poesie mi hanno rasserenato sul percorso per arrivare a Dio ed a volte non trovarlo e ripartire da capo.
Un libro particolarmente ricordo con affetto ed ho ritrovato in questi giorni proprio per la ricorrenza della sua morte: "Il dramma è Dio. Il divino la fede e la poesia".
Dice tutto questo titolo.
Turoldo cercava Dio, aiutò don Zeno nel suo sogno poi realizzato di costruire Nomadelfia, visse i contrasti col mondo e con la chiesa stessa, spesso non fu capito e non lo è ancora.
Faccio mio il ricordo del suo amico Cardinal Gianfranco Ravasi: "«La vita che mi hai ridato/ ora te la rendo/ nel canto». Con questa
sigla autobiografica, padre David Maria Turoldo aveva firmato i "Canti
Ultimi" (Garzanti) la raccolta di liriche - in assoluto tra le più alte
del suo lungo itinerario poetico - generata da un lungo inverno di
sofferenza, culminato nella morte avvenuta a Milano il 6 febbraio di
venti anni fa. Aveva ragione Carlo Bo quando aveva scritto: «Padre David ha avuto da Dio due doni: la
fede e la poesia. Dandogli la fede, gli ha imposto di cantarla tutti i
giorni»".
Buongiorgio... a tutti quelli che si lasciano perseguitare da Cristo
0 commenti:
Posta un commento