04/05/12

Alfano: risparmiare 4 miliardi su 800 non è un gran risultato!

“Qualsiasi proposta in materia deve passare dal Parlamento. Non c’è la possibilità di scavalcare o superare i partiti, i quali prima fanno e meglio è”. Lo afferma il segretario del Pdl, Angelino Alfano, nel corso di una conferenza stampa, commentando la nomina di Giuliano Amato a consigliere del premier Mario Monti per l’attuazione dell’articolo 49 della Costituzione sul finanziamento pubblico ai partiti. 
E sui tagli alla spesa sottolinea: “risparmiare 4 miliardi su 800 non è un grande risultato. Ci auguriamo che il governo elevi l’ambizione rispetto alla scelta della spending review, che era già contenuta nell’ultima nostra manovra”. Chiarisce che “l’espressione ‘ce lo chiede l’Europa’ è diventata espressione e sinonimo di vincoli, di problemi e tasse. Ma l’Europa chiede anche cose positive e dico positive per i cittadini come ad esempio che la Pubblica amministrazione paghi i debiti entro 60 giorni. L’Italia acceleri nel recepimento della direttiva Ue sui pagamenti della Pubblica amministrazione”.

A proposito della riforma dei rimborsi ai partiti, Alfano spiega che “con il rinvio di ieri, con in mezzo le elezioni, non casca il mondo. L’importante è che si faccia. I partiti non possono restare arroccati nella difesa di se stessi”. Puntualizza sull’Ici: dicono che è stato un errore togliere questa tassa? Io ribadisco che lo rifaremmo domani mattina. Abbiamo fatto bene”.  Sulla questione Imu, Alfano scrive una lettera, inviata poi a tutti i primi cittadini del Pdl: “è necessario, caro sindaco, che ti impegni in questa battaglia contro questa tassa profondamente ingiusta”. E chiede “di mantenere invariata l’aliquota sull’Imu, non aumentandola ulteriormente rispetto a quanto stabilito dal governo, rinunciando per prevalenti ragioni di equità a risorse aggiuntive. Oggi siamo in presenza di una complessa e confusa disciplina normativa introdotta con la nuova Imu che oltre a penalizzare fortemente i comuni, a nostro avviso, introduce da un anno all’altro un aggravio fiscale insostenibile e inaccettabile per i cittadini”. Il Popolo della Libertà “promuoverà ogni iniziativa politica, affinchè sia eliminata la tassazione sull’abitazione principale”. E per ottenere questo obiettivo, “non ricorreremo alla piazza”, perchè la via maestra è “quella prevista dalla Costituzione, cioè fare una buona legge”. E ribadisce l’impegno “per l’eliminazione della tassazione sulla prima casa sin dal 2013”.

Il segretario del Popolo della Libertà presenta anche una proposta di legge per la compensazione alle imprese creditrici nei confronti dello Stato. È composta da un solo articolo in cui si chiede al governo “di adottare entro tre mesi dalla data in vigore della presente legge uno o più decreti legislativi con disposizioni atte a consentire alle imprese che vantano crediti nei confronti delle amministrazioni statali, in relazione a contratti di cessione di beni o prestazioni di servizi, di avvalersi della possibilità di compensare i medesimi con i debiti”.

Inoltre indica i criteri in base ai quali le aziende possono compensare i crediti con i debiti: i crediti debbono essere certificati entro 60 giorni con apposito provvedimento dal ministero dell’Economia. La compensazione può essere effettuata esclusivamente con debiti relativi a tributi dovuti nei confronti della medesima amministrazione statale, Regione o ente locale titolare del credito vantato. Per quanto riguarda i crediti derivanti da enti del servizio sanitario nazionale, la compensazione può essere effettuata esclusivamente con debiti relativi a tributi regionali. Infine, il secondo comma prevede che gli schemi dei decreti legislativi siano trasmessi al Parlamento, al fine di acquisire il parere delle commissioni competenti, da esprimere entro un mese dalla data della trasmissione.
Di Paolo

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