14/05/12

Grazie a te ho imparato a vincere: grazie Alex Del Piero



La prima volta che mi sono interessato di calcio fu perché vidi mio padre triste in una soleggiata pomeriggio di inizio giugno. Nella nostra famiglia non eri obbligato a tifare Juventus…potevi anche scegliere di non tifare nessuna squadra, ma come in ogni famiglia ben educata i differenti credo venivano accolti come fossero di casa addirittura rispettandoli…ma forse in questo con i miei cognati posso ritenermi molto fortunato, le discussioni sono sempre state molto piacevoli nonostante la diversità di vedute con uno(milanista) e l'opposto assoluto con l'altro(interista).
Beh mio padre era triste perché Platini a soli 32 anni dava l'addio al calcio. Mio padre provò a spiegarmi ma in effetti non capii molto. Ma da quel momento cominciai ad appassionarmi a quel gioco anche attivamente e me la cavavo anche. Mio padre mi disse che la Juve aveva 22 scudetti e nessuno come lei, dovevo abituarmi a vincere! La cosa mi piacque molto, sono stato sempre uno molto competitivo…ed ero anche refrattario alla sconfitta. Così iniziò l'epopea degli Ian Rush e degli Zavarov, dii Rino Marchesi e di Gigi Maifredi, ed ancora dei Rui Barros e degli Hassler e dei Binotto….ma anche dei Vialli, Baggio, Peruzzi. Non riuscivo a capire quand'è che si cominciava a vincere! Nel 93-94 avevo 14 anni e non avevo ancora mai festeggiato e anche quell'anno non c'era granché da festeggiare, perché Vialli riuscì ad infortunarsi anche calciando un rigore, Baggio faceva valanghe di gol, ma alla fine a parte qualche coppa UEFA e coppa Italia non si vinceva mai, anche se quel ragazzino che entrava a volte a fine partita ne dicevano tutti un gran bene e cominciava anche a segnare.
Via il Trap e dentro Lippi….ma l'anno comincia proprio male, Roberto Baggio l'unico che segna di solito è sempre rotto…ma guarda che la Juve va…e quel ragazzino sembra davvero bravo, adesso gioca spesso. Poi succede che quel ragazzino una domenica di dicembre contro la Fiorentina che aveva condotto il match anche per 2 a 0 sul 2 a 2 a 3 minuti dalla fine inventa un gol assurdo, incredibile, ha solo 20 anni ed è anche il nono gol con la Juve, ma quel giorno quel giovane scolpì il suo nome nelle menti di tutti gli appassionati: Alessandro Del Piero.
Ecco…Io ho imparato a vincere con Del Piero!
Io la prima coppa dei Campioni l'ho vinta con lui, il primo scudetto con lui…e alla faccia di chi"in nazionale non è mai decisivo" guardate il gol alla Germania! Ho visto campioni diventare idoli…ma onestamente erano soli, Del Piero è diventato un idolo in una squadra dove tutti sono "uno dei tanti campionissimi" 
Ho ammirato tutto di Alex, continuamente attaccato ha risposto sul campo .
Messo in discussione ha sempre risposto nell'unico modo che ha sempre conosciuto: vincendo.
E' salito sul tetto del mondo e 7 giorni dopo era negli inferi della serie b, è vero c'erano anche altri campioni con lui….ma gli altri hanno avuto bisogno di essere convinti….lui era colui che li convinceva!
E poi il ritorno in serie A e la chiusura del cerchio…sempre vincendo. Qualcuno un giorno disse che ti accorgi che stai invecchiando quando il tuo giocatore preferito è più giovane di te….io fino ad adesso non ho avuto problemi….ma adesso…Adesso capisco la tristezza di mio padre…Se ne va un pezzo di calcio e mi accorgo che con lui se ne va anche un pezzo di me!
Grazie Capitano!

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