14/05/12

Un occhio sul mondo 6: il calcio esiste ancora

A quasi quarantanni ha dato una lezione - e non solo di calcio, ma di vita - a tutti quanti. Ha dato dimostrazione che un calcio, quello sano e genuino di chi ha cominciato a tirare calci in una parrocchia di periferia, esiste ancora. Non solo. Ha di fatto ridimensionato quei fenomeni mediatici da baraccone, vedi Cristiano Ronaldo o David Bechkam, campioni nel calcio ma sopratutto nei contratti pubblicitari con i grandi marchi e quei ragazzini capricciosi, come Adem Lijaic, che vivono sul pianeta delle stelle calcistiche, arroganti quanto intoccabili.
Un occhio sul mondo questa volta ha voluto dedicare un tributo speciale a Pippo Inzaghi, grande campione del calcio italiano che ha dato l'addio al club rossonero dopo dieci anni durante i quali è riuscito a emozionare non solo i tifosi rossonero, ma lo stivale intero. 

La foto che ritrae la sua gioia ( o dolore?) dopo il gol rifilato al Novara durante la sua ultima partita con la maglia rossonera ha fatto il giro del mondo. Il quotidiano britannico 'Guardian'  per l'occasione ha scritto: "The image of Inzaghi's face, contorted with joy as he celebrated his 126th goal for Milan in the second-half of that game, said more than words could about what it has meant to him to play, and score for this club". 

"La faccia di Inzaghi, contorta dalla gioia dopo aver messo a segno il centoventiseiesimo gol con la maglia del Milan durante il secondo tempo della partita, dice più di quanto potrebbero tante parole su cosa ha significato per lui giocare e raggiungere traguardi con questo club".

A Pippo un grazie speciale anche da chi non avrebbe voluto subire i suoi gol. Ma quando un campione è tale il giudizio deve andare oltre le rivalità tra squadre e tifoserie. A lui auguriamo un futuro roseo ancora nel calcio, magari da allenatore, magari proprio sulla panchina del Milan

Ps. Nota per i lettori: chi scrive, ahi lui, è interista.



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