In Etiopia nasce un nuovo progetto di salute pubblica per la riduzione della mortalità materna e infantile. E' stato appena inaugurato a Wolisso, in Etiopia, un nuovo Progetto di sanità pubblica per la riduzione della mortalità materna e infantile in 4 paesi africani. Finanziato dalla cooperazione italiana, e avviato a gennaio 2012 dall'organizzazione Medici con l'Africa Cuamm, il servizio ha preso il via dall'Health post di Walu Soma, una delle 86 unità periferiche che operano nel territorio di Wolisso, e viene offerto anche alle comunità più remote. La cerimonia inaugurale è proseguita presso l'Ospedale St. Luke che, sorto nel 2000 come dono della Conferenza episcopale italiana alla Chiesa etiope, e realizzato e diretto dal Cuamm, effettua annualmente oltre 74 mila visite ambulatoriali, quasi 10 mila ricoveri e 3 mila parti. Tanti interventi e tanti leader del settore pubblico e privato non profit per raggiungere un unico obiettivo: nessuno deve più morire finché da la vita. Un impegno in un territorio di oltre un milione di abitanti, tra i più pov! eri del mondo. "Partorire in casa deve essere una scelta non un dolorosa necessità per mancanza di soldi o di servizi", ha detto il Ministro della salute etiope, ringraziando per la grande iniziativa. Anche il Presidente della Conferenza Episcopale dell'Etiopia ed Eritrea, Sua Ecc. Mons. Souraphiel Berhaneyesus Dmerew, ha espresso la necessità di dare priorità alle mamme, ai bambini, ai poveri, oltre che gratitudine per questo nuovo programma, garantendo la migliore collaborazione tra governo e Chiesa. (AP) (7/5/2012 Agenzia Fides)
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