Alla casa al mare in Liguria, trenta anni fa, i miei genitori, visto il numero dei figli aumentare, decisero di mettere, nella stanzetta di noi ragazzi, due letti a castelli: uno lo chiamarono Shuttle e l'altro Challenger. Io scelsi lo Shuttle per dormire, nei piani alti, ed ogni sera per me cominciava l'avventura ed il mio volo con la fantasia.
L'avventura ed i voli sono invece finiti per il programma Space Shuttle ieri mattina al Kennedy Space Center di Cape Canaveral in Florida ed erano le 5,57 locali.
Dopo 135 missioni effettuate (due delle quali andate male con scoppi in diretta tivu che tutti ricordiamo), 1328 giorni nello spazio, 20958 orbite percorse tutto questo per far si che ora, intorno alla Terra, 400 chilometri sopra le nostre teste, possa girare finalmente completata, la Stazione spaziale internazionale.
A bordo del laboratorio scientifico si trovano astronauti di tre diverse nazionalità: americana, giapponese e russa. La massa dell’intero complesso orbitante supera le 400 tonnellate. La stazione spaziale è frutto della collaborazione tra 15 diverse nazioni. Lo Shuttle ha compiuto la sua missione e può andare in pensione.
A noi giovani di oggi (accidenti...ormai giovani di ieri) che voliamo verso i 40 e che siamo cresciuti con figure di riferimento come Giovanni Paolo II, Madre Teresa, non penso sia irriverente dire, come ho voluto raccontare in premessa, che anche la navetta spaziale del Progetto Shuttle (ed i nomi che si sono via via avvicendati) ci ha accompagnata per tutti questi anni.
Tutti noi ricordiamo lo scoppio tremendo in diretta tivu del 1986 e quello più recente, ma non alla partenza, del 2003. Tutti noi ricordiamo le partenze e gli arrivi, le dirette dallo spazio, le manone giganti giganti che fanno ciao e quelle tute spaziali di nome e di fatto!
Sono stato una volta a Cape Canaveral. Favoloso. Penso di aver speso uno stipendio in ricordi e ricordini. Bellissimo. Che emozione. Finalmente li su quella tribuna da dove gli spettatori assistono al countdown ed al decollo. Splendido anche se non vi era in programma nessuna partenza. Il giro col pullman di tutto lo Space Center, la sala comanda "Frews Frews abbiamo un problema" e via dicendo, e via ricordando, e via che il mondo cambia.
Il mondo cambia. Ci sono anche 1800 persone che a causa della fine del trentennale progetto Shuttle perderanno lavoro. Sicuramente loro hanno un motivo in più per commuoversi oggi.
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