16/10/11

Black Block a lavorare per pagare i danni dei cittadini di Roma

La Capitale ferita sanguina e non solo per l'immagine desolante data all'estero ed ai turisti di tutto il mondo ma per i suoi cittadini doppiamente feriti.
Vedere questi teppisti salire sulla Scala Santa per lanciare pietre e bottiglie alla Polizia fa veramente sdegnare anche chi quella Scala se l'è fatta in ginocchio ed in preghiera.
Vedere la statua della Madonna sbattuta a terra e spaccata in decine di pezzi irrita anche chi custodisce ogni giorno la coroncina del Rosario in tasca e sa che quella Madre ha già perdonato queste bestie smarrite.
Ascoltare i proclami dei nostri politici non fa che ampliare il senso di rabbia che raggiunge l'ennesima potenza quando ascolti, o leggi, le interviste ai cittadini, cittadini come me, che vivono in quelle strade, che lì hanno negozi, casa, famiglia, affetti e che hanno avuto paura, in un sol pomeriggio, di perdere tutto.
Chi pagherà i loro danni?
Le assicurazioni, quelle stipulate con fatica e che avranno, alla riga 118, scritto in piccolissimo, che non sono coperti atti vandalici?
Il Comune che col suo Sindaco si è già affrettato a denunciare i danni di immagine subiti ed ha calcolato in 1 milione di euro quelli reali?
Gli organizzatori della manifestazione? Chi, quelli che non si sono accorti che c'erano 500 incappucciati tra le proprie fila e che lanciavano il sasso e poi nascondevano la mano?
Il Ministro Maroni appare in tivù scuro in volto e dice che non dovrà essere come le scorse volte e che quindi i 12 arrestati, ai quali speriamo se ne aggiungano altri, saranno puniti severamente ed in modo esemplare.
Sinceramente non ci credo che questo accadrà conoscendo un po' come è l'Italia e come è andata l'altra volta: basta registrare il fatto che su 82 manifestazioni in tutto il Mondo, gli incidenti sono avvenuti solo a Roma!
Ma oltre a non credere a questo "pugno duro" dico anche di più, ovvero che preferirei, da cittadino di Roma, che questi delinquenti fossero messi ai lavori forzati (pretendere che tornino al loro è un'utopia perché non credo qualcuno di questi abbia una occupazione seria oltre a quella di occupare le cose degli altri) e ripagare i danni alla signora che si è trovata l'auto sfasciata, a quella famigliola con figlia piccola che si è impaurita ai giardinetti ed ora se ne vuole andare via da Roma ed a tutti i negozianti della zona che dovranno rifarsi le vetrine della propria bottega.
Non teneteli in carcere che ci costano anche, un po' ogni giorno e poi ci costa il processo.
C'è bisogno di processarli veramente? Non può bastare in questo caso la condanna unanime dei cittadini assieme alle immagini alla televisione?
Condannateli a pagare i danni della povera gente che non c'entra niente con la crisi globale o col Governo ma che si è vista distrutta in un attimo i risparmi, se non di una vita, di parte di essa.

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