18/10/11

Il nostro saluto al poeta Andrea Zanzotto con la sua poesia "A la Maria Carpèla"

ritratto del poeta Andrea Zanzotto
Andare a cucire
A la Maria Carpèla
(che la ndéa a pontàr par le caze)

Si no l te fèse n paradizo
apòsta par ti, anca si paradìzi no ghe n'é,
al saràe de méter a l'inferno
l'istéso Padretèrno -
la saràe da méter a l'inferno
tuta, tuta quanta « la realtà »,
si par ti no fèse 'n paradizo
pien de bontà come la to bontà,
gnentàltro che 'l paradizo
come che ti tu l'à pensà.

(da Idioma, 1986)

A Maria Carpel (che andava a cucire presso le famiglie). Se non ti facesse un paradiso/ apposta per te, anche se paradisi non ce ne sono,/ sarebbe da mettere all'inferno/ lo stesso Padre Eterno -/ sarebbe da mettere all'inferno/ tutta, tutta quanta « la realtà »,/ se per te non facesse un paradiso/ pieno di bontà, come la tua bontà,/ niente altro che il paradiso/ come tu l'hai pensato.


Zanzotto era nato il 10 ottobre 1921 a Pieve di Soligo, In occasione del suo 90° compleanno il Consiglio regionale del Veneto gli ha assegnato la sua massima onorificenza, il "Leone del Veneto", in quanto "protagonista indiscusso della poesia contemporanea", ma anche "grande veneto che ha fatto la scelta esistenziale di rimanere ancorato alla propria terra, le colline di Pieve di Soligo, e alla propria lingua, il dialetto, trasformandoli però in luogo e linguaggio universale.
Il poeta, deceduto questa mattina, era ricoverato da lunedì all'ospedale di Conegliano (Treviso) per alcune complicazioni cardiache. Galan: "Immortale per la sua poesia"

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