La presidente del Forum del Lazio Emma Ciccarelli rilancia le proposte del coordinamento delle associazioni familiari del territorio: la riforma dell'Isee e l'introduzione del fattore famiglia di Francesca Samà
«Pensare la famiglia in termini di sviluppo e come risorsa e priorità per il Paese». Con queste parole Emma Ciccarelli, presidente del Forum famiglie Lazio, delinea quelle che dovrebbero essere le linee guida delle istituzioni in materia di politica familiare, all’indomani dell’ennesima manifestazione promossa dall’Associazione nazionale famiglie numerose per sensibilizzare anzitutto le istituzioni sul tema. Prima di illustrare le proposte concrete del Forum, Ciccarelli precisa il senso e il significato del termine famiglia che «non è solo un fatto privato ma, come afferma la nostra Costituzione, è una risorsa, un bene comune per la società e un soggetto sociale attivo che genera benessere in interazione con lo Stato». E aggiunge che «con famiglia s’intende un nucleo composto da marito, moglie e qualora ci siano dai figli, con questo senza trascurare altre realtà che però non possono essere considerate famiglia».
Di qui le proposte concrete del Forum, mirate a favorire quella che va considerata a tutti gli effetti una «risorsa essenziale del Paese». A cominciare anzitutto dalla riforma dell’Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) e dall’introduzione del fattore famiglia che, spiega Ciccarelli, «consentirebbero d’introdurre un principio di equità non solo nella riforma del sistema fiscale nazionale ma anche a livello locale, nelle tariffe, nella fiscalità e in ogni misura di sostegno alle persone in difficoltà». Il costo dei servizi alle famiglie, come spese per asili, scuole o altro, verrebbe distribuito in maniera equa rispetto ai carichi familiari; «fattori da tenere presente - aggiunge la presidente - sono ad esempio il numero dei figli per famiglia e la presenza o meno di persone disabili». Il fattore famiglia ha già raccolto diversi consensi di esperti sia di economia che di finanza, tutti i ministeri sono d’accordo nell’applicarlo ma ancora non se n’è discusso a livello parlamentare perché fino a ora, osserva la presidente del Forum famiglie, «sono stati portati avanti altri interessi di categoria e di parte».
Tra le priorità dell’agenda politica che il Forum propone alle istituzioni c’è anche il rilancio della natalità e la necessità di fare fronte al progressivo aumento di divorzi e separazioni. Riguardo alla natalità, rileva Ciccarelli, «è fondamentale mettere i giovani nelle condizioni di potersi creare una famiglia perché sempre più spesso i ragazzi a causa dell’insicurezza economica, derivante spesso da contratti di lavoro a progetto o a tempo determinato, rinunciano o hanno pura a crearsi una famiglia». L’unica modalità d’intervento è «il rilancio dell’occupazione da attuare attraverso la revisione degli attuali contratti di lavoro, facendo in modo che le aziende possano proporre un numero crescente di contratti a tempo indeterminato». Riguardo invece alle difficoltà crescenti nella vita di coppia, è necessario per la presidente del Forum del Lazio agire preventivamente con l’attivazione di sportelli d’assistenza alla coppia «perché quasi sempre alla base della distruzione della famiglia ci sono problemi di comunicazione tra marito e moglie». Il Forum, a questo proposito, ha avviato il progetto “Famiglie in centro”: a via dei Fori imperiali è attiva una struttura dove ci sono uno sportello di consulenza familiare, un punto mamma e si svolgono anche dei laboratori per coppie e genitori, in modo che siano preparati ad affrontare qualsiasi tipo di problema possa nascere in famiglia.
«A livello di istituzioni locali - spiega la presidente - siamo abbastanza soddisfatti degli interventi che da un anno e mezzo stanno attuando la Regione e il Comune anche se ritengo che ancora manchi un piano d’intervento sistematico. Un primo passo comunque può essere rappresentato dal convegno che si terrà in Campidoglio il prossimo 17 dicembre, che è il primo organizzato dal Comune che ha al centro la famiglia».
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