Ho Chi Minh City - I leader religiosi in Vietnam "lavoreranno per la pace e per il bene comune": è l'impegno solennemente assunto da 35 leader religiosi cattolici, baha'i, buddisti, musulmani, protestanti e di culti indigeni come "hoa hao", "cao dai" e "minh ly".
I leader hanno partecipato ad un incontro interreligioso organizzato dalla Provincia dei Frati Minori e dalla Commissione per Dialogo interreligioso dell'arcidiocesi di Ho Chi Min City, alla presenza del Cardinale John Baptist Pham Minh Man, di altri Vescovi e di oltre 450 fra preti, religiosi e laici.
L'incontro, titolato "Insieme fare pace" e celebrato il 27 ottobre scorso, intendeva approfondire "il significato della pace e del dialogo proposto da Gesù Cristo e vissuto da san Francesco d'Assisi, per dare un'opportunità ai leader delle religioni locali di approfondire la comprensione reciproca", ha spiegato a Fides il francescano p. Giovanni Nguyen Phuoc.
L'evento, in sintonia con la Giornata vissuta dal Papa il 27 ottobre ad Assisi, ha visto relazioni su: "La teologia del dialogo interreligioso", del sacerdote diocesano p. Francis X. Bao Loc; "Storia e significato dello Spirito di Assisi", di fra Francis X. Vu Phan Long, OFM; "San Francesco d'Assisi e lo spirito di pace, di fraternità e di riconciliazione", curata da p. Giovanni di Dio Nguyen Phuoc, OFM; "Vivere lo Spirito di Assisi nel contesto attuale", proposta da p. Paul Nguyen Dinh Vinh, OFM. In quest'ultima relazione, come riferito a Fides, p. Paul Nguyen Dinh Vinh ha suggerito ai seguaci di tutte le religioni di condurre una vita di preghiera, visitando le comunità religiose, rispettando le differenze, scoprendo valori comuni alle tradizioni religiose diverse, servendo i poveri e gli emarginati, lavorando insieme per il bene comune.
Ho Oai Phuoc, leader del culto indigeno "cao dao" - ma con moglie e figli cattolici - ha detto che lo spirito di Assisi incoraggia la gente locale a imparare la tolleranza religiosa nella società multireligiosa del Vietnam. Dai Bac, 72 anni, leader del culto "minh ly", ha espresso la speranza che il governo apra maggiormente le sue politiche religiose e crei le condizioni perchè le religioni possano essere realmente a servizio delle persone. (PA) (Agenzia Fides 4/11/2011)
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