21/01/12

Il governo dei tecnici ed i favorini ad i soliti notini


Leggiamo sul Corriere della Sera di ieri, pagina 6: “Rieccola la ‘scatola nera’. Il dispositivo che registra l’attività dei veicoli ricompare nel testo attuale del decreto sulle liberalizzazioni”. Scorriamo il testo e quasi alla fine scopriamo: “Il dispositivo più diffuso è quello di Octo Telematics, la società che fa capo alla Montezemolo & Partners. Finora la compagnia che ha più creduto in questo strumento, che non è molto diffuso nel resto d’Europa, è stata la Unipol”. Bingo! Con un colpo solo, due bocce in buca.
Non solo la scatola nera montezemoliana, infatti, ma anche l’Unipol, la compagnia della Coop rosse che dopo il tentativo di scalata alla Bnl di alcuni anni fa adesso sta diventando un colosso assicurativo con l’acquisizione della Fondiaria-Sai. Ma a ben vedere, almeno nella bozza di decreto che entra oggi in Consiglio dei Ministri, le bocce in buca sarebbero tre. Infatti per le ferrovie viene concesso ai nuovi concorrenti delle Fs di non applicare il contratto nazionale. E chi sono i nuovi concorrenti? La Ntv di Montezemolo e Della Valle. Al punto che sempre il Corriere (di ieri), che pure ha tra gli azionisti parecchie parti in causa, si domanda: “Un’eccezione temporanea per favorire il nuovo entrante?”.
Facciamo credito di buona fede a Mario Monti e al ministro della Sviluppo Corrado Passera, che ha curato il testo sulle liberalizzazioni. Ma spesso tre indizi fanno una prova. A meno che il governo non ci stupisca, e faccia delle liberalizzazioni vere. Che facciano risparmiare soldi a famiglie e imprese, e non a migliorare il business dei soliti noti. Quando il centrodestra riformò i contratti di lavoro dando valore nazionale a quelli aziendali, lo fece per tutti, non riservandolo alla Fiat di Sergio Marchionne.
Di Paolo

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