30/03/12

Presidente della Repubblica donna? La Bonino no!

Ogni sette anni risiamo alle solite. Appena si ripresenta l'aria di cambiamento del Presidente della Repubblica, rispunta fuori il nome di Emma Bonino. Pochi giorni fa poi Giorgio Napolitano ha dichiarato che nel 2013 non si ricandiderà, per raggiunti limiti di età e poi, sollecitato da altre domande ha detto: "Più le donne si faranno sentire, prima arriverà - mi auguro presto - il momento in cui ci sarà anche una candidata donna a presidente della repubblica e potrà essere eletta". E che cosa è successo? Pannella si è svegliato dal suo letargo e dal suo digiuno permanente ed insignificante ed ha emesso la sua già definitiva sentenza: Emma sarà la Presidente! Emma chi? Ma sì, lei, la Bonino che ritorna fuori ogni volta che ci sia un buco di candidatura, come ricorderanno gli elettori del Lazio che alle scorse regionali si son trovati davanti alla scelta tra Bonino e Polverini. Attenzione in condominio: se si libera un posto potreste ritrovarvi la Bonino capo condomina! 
Le ragioni per essere non d'accordo con la sciagura della Presidenza della Repubblica ad Emma Bonino sono del tutto etiche, quindi fondamentali ed importanti.
Una abortista convinta, a favore anche dell'eutanasia e dei matrimoni gay e di tutto quello che infrange i valori non negoziabili così tanto cari alla Chiesa e, mi permetto di dire, alle persone di buon senso.
La Bonino no. Già ci siamo dovuti subire Napolitano, presidente borderline e responsabile della morte di Eluana Englaro, ma la Bonino no, sarebbe davvero troppo. Non dico allora manteniamo per forza un uomo presidente, ma se donna deve essere cerchiamo meglio.

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