14/04/12

Morte Morosini: non sono d'accordo sulla sospensione dei campionati, temo l'ipocrisia

Tragedia nel mondo del calcio. Piermario Morosini, calciatore del Livorno, è morto oggi, sabato 14 aprile, poco dopo aver avuto un malore nel corso della partita contro il Pescara presso lo stadio Adriatico nella città abruzzese. Al 31' del primo tempo il 26enne si è accasciato al suolo, colpito da un malore. Soccorso immediatamente è stato caricato su un ambulanza è portato d'urgenza all'ospedale della città abruzzese. Durante il percorso, a quanto riferiscono i sanitari, il giocatore è entrato in arresto cardiaco. Il giocatore è morto poco dopo il suo arrivo all'ospedale. La Figc ha deciso di bloccare tutte le partite di campionato in programma nel fine settimana.
Ho appreso la notizia che ero dal barbiere. Ho pensato alla sua famiglia, agli amici di questo ragazzo di 26 anni anche se sembra che abbia avuto una vita già funestata da tante morti e sfortune.
Ho pensato questo mentre tornavo di corsa a casa per vedermi il Milan alle ore 18 e qui mi giunge l'altra notizia, quella della sospensione dei campionati di calcio di tutte le categorie.
Perchè?
Perchè per due giorni dobbiamo sentirci la retorica del calcio che manda un segnale, che dà l'esempio, che è capace di fermarsi?
Quale calcio? Quello stesso corrotto dove non sai mai quante partite siano vere, nel risultato, e quanti giocatori abbiamo fatto ridicoli auto goal per incapacità tecnica e non per bonifico sopraggiunto?
Risparmiateci le prediche, per favore: la fascia nera al braccio bastava ed avanzava. 
Morosini svolgeva questo lavoro ed è morto, per tragedia, sul lavoro come capita ad altre persone ogni giorno, ai nostri amici, ai nostri famigliari mentre stanno rincasando a casa e si fermano a prendere il pane.
La vita non si può fermare, non lo show: la vita. Perché se la morte di Morosini servisse a tutti quelli che ogni domenica "spaccano il pallone in quattro" e si "scannano" sui campi per un calcio di rigore non dato a rientrare nei ranghi, allora fermiamoci un anno.
Se la morte di Morosini servisse a portare lo stipendio di tutti i giocatori di serie A al livello del mio, allora tanto di cappello.
Da questi stra milionari che hanno avuto la fortuna di imboccare la strada giusta coi piedi giusti, non voglio prediche ed ipocrisia ma che mi facciano dimenticare che la morte, per tutti, è dietro l'angolo, anche il loro.
Chiudo citando il mio amico Lorenzo: "La tragedia di Morosini non può che addolorare. Ci interroga sul mistero del male, della morte e del dolore e sul significato della vita: che senso ha, senza Dio, una cosa del genere? Ma, allo stesso tempo, squarcia il velo sull'ipocrisia del mondo del calcio e della pubblica opinione in generale. Giocano 50 partite all'anno, spremono lo showbusiness fino al midollo, campionati inutilmente lunghi per avere 4 partite di calcio in più da farcire di pubblicità e da vendere alle pay-tv. Poi muore un ragazzo e scorrono fiumi di lacrime. Muore un ragazzo e sospendono il campionato, cosicché la serie A dovrà giocare 6 partite in 20 giorni. I-po-cri-ti. I-po-cri-ti. Fate schifo voi e forse anche io che vi guardo."
Giorgio Gibertini

4 commenti:

  1. Non alziamo i toni,Giorgio.Oggi provo il dispiacere ingiustificato ed ossessivo che mi coglie ogni volta che se ne va un giovane.Ma per il resto,non so se serva o no arrestare il campionato,però basta con tutte queste critiche.Il calcio è sempre stato questo,come la politica,come la Borsa,come tutti i settori in cui girano vorticosamente troppi soldi.Non accorgiamocene adesso.E non dobbiamo vergognarci perché ci piace.Alcune azioni,alcuni gol,alcuni assist,alcune parate,alcune soffiate di palla,sono opere d'arte o addirittura capolavori e a noi che non sappiamo farlo,lasciano l'incanto dell'ammirazione e nel mio caso della sana invidia perché avrei voluto essere un calciatore. Riposi in Pace,Morosini e torni ad abbracciare i Suoi.
    Francesca

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  2. Hai perfettamente ragione in tutto

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  3. Siamo in moltissimi a pensarla così, ma i benpensanti dell'ultima ora ci stanno "massacrando" mediaticamente, ci stanno insultando con termini sferzanti come se il fatto di non condividere questo stop ipocrita volesse dire che noi siamo cattivi e insensibili, e loro invece bravi, belli e buoni... Da Milanista segnalo tra i più maleducati, aggressivi e intransigenti, purtroppo, Cristiano Ruiu ed Emilio Bianchi di Telelombardia/Antenna 3/Top Calcio 24, più Elio Corno di 7 Gold. Due giorni di insulti e censure ai pur numerosissimi e civili messaggi di dissenso su questa sosta ipocrita e inutile. In cui tra l'altro io sostenevo che oltre al minuto di silenzio e la fascia di lutto al braccio chi si è sentito toccato da questa tragedia poteva partecipare ai funerali di Morosini e/o fare una donazione alla famiglia. L'unica partita che aveva un senso rimandare era Udinese-Inter, con i calciatori Friulani compagni e amici del "Moro".

    Quanto a mandare a casa i 60.000 di San Siro già allo stadio, alle 17:45 con partita prevista alle 18, molti provenienti dalla Germania, dalla Puglia, un pulmann di 35 bambini dal Veneto, e che hanno affrontato spese e sacrifici, centinaia di chilometri, io non ci vedo tanto rispettoso omaggio, ma solo tanta mancanza di rispetto e ipocrisia. Buffoni.

    Scrigno Magico

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  4. Bravo e grazie Scrigno Magico. Quando ho scritto quel pezzo pensavo proprio alle migliaia di persone già allo stadio, a quelli che è l'unica occasione della vita per vedersi una partita e tu me li hai riassunti. Grazie.

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