13/04/12

Nichi il diverso. Intoccabile su Wikipedia al contrario di Rosi Mauro e Belsito


Si sa, Wikipedia è un grande strumento, forse una delle più grandi invenzioni del terzo millennio. Un’enciclopedia utile e aperta a tutti, fondata sul contributo volontario di ogni utente che vuole diffondere la conoscenza. Dagli insegnati agli studenti, dai pensionati alle casalinghe, dai politici ai giornalisti, chi non è mai passato per la piattaforma creata nel 2001 da Jimmy Wales? Ma dietro la validità e l’importanza del progetto, a volte, si nascondono intenzioni poco chiare e azioni scorrette che mettono in risalto uno dei punti deboli di Wikipedia: la mancata completezza delle informazioni postate che, spesse volte, si trasforma in vera e propria disinformazione. E’ difficile dire se sia un problema che valica i nostri confini, spargendosi a macchia d’olio in tutto il mondo, oppure se sia un viziettto tutto italiano.
Magari all’estero non è così, magari in alcuni paesi Wikipedia è uno strumento d’oro, il baluardo dell’informazione libera e gratuita. Nel nostro paese, però, non è la prima volta che si registrano casi di incoerenza o, chiamiamole così, piccole dimenticanze. E’ il caso delle ultime vicende giudiziarie che hanno colpito alcuni noti esponenti politici del nostro paese. Parliamo, ovviamente, del Belsito gate, che ha visto coinvolto lo stato maggiore della Lega, e delle inchieste sulla sanità pugliese con i due avvisi di garanzia notificati al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. Perchè mentre le pagine dedicate a Francesco Belsito e Rosi Mauro sono state tempestivamente aggiornate (viene addirittura riportata la notizia dell’espulsione del Vice Presidente del Senato, decisa solamente ieri dal consiglio federale del Carroccio), quella del Nichi nazionale non è stata nemmeno sfiorata dalle indagini in corso sui presunti favoritismi nei confronti di un primario prima (pardonne per il gioco di parole) e di un ospedale poi. 

“Nell’aprile 2012 - si legge sulla pagina di Wikipedia di Rosi Mauro, alla voce ‘controversie’ - a seguito del collegamento del suo nome all’inchiesta che ha coinvolto l’ex tesoriere della Lega Nord Francesco Belsito, diversi partiti hanno chiesto le sue dimissioni dalla carica di vice presidente del Senato. Un suo passo indietro è stato chiesto dai triumviri reggenti della Lega Roberto Maroni, Roberto Calderoli, Manuela Dal Lago e dal presidente e leader Umberto Bossi ma la Mauro ha rifiutato la richiesta”. Sulla stessa linea, ma molto più articolato, anche lo spazio dedicato all’ex tesoriere Francesco Belsito:”Nel marzo 2012 - viene riportato alla voce ‘Appropriazione indebita dei rimborsi elettorali’ - attraverso un’operazione congiunta tra le procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria con un’inchiesta sui finanziamenti della Lega, Belsito viene indagato per le ipotesi di reato di appropriazione indebita e truffa aggravata ai danni dello Stato, proprio in relazione ai finanziamenti pubblici che la Lega percepisce come rimborsi elettorali, e che sarebbero stati utilizzati dalla famiglia Bossi. È la prima volta che una procura formula una costruzione giuridica che ritiene di contestare come truffa ai danni dello Stato l’indebita percezione dei rimborsi elettorali da parte di un partito politico. In seguito a tale vicenda Belsito ha rassegnato le dimissioni da tesoriere della Lega. La vicenda altresì ha scombussolato l’intero partito ed infatti il 5 aprile 2012 il leader Bossi si è dimesso da segretario federale (incarico che ricopriva dal 1989)”. 

Fin qui non ci sarebbe nulla da obiettare. Le informazioni sono complete, le fonti sono presenti. Ma perché, vien da chiedersi, lo stesso trattamento non è stato riservato anche a Vendola? Forse le accuse a suo carico sono minori? Forse l’abuso d’ufficio, il peculato e il falso sono meno gravi dell’appropriazione indebita? O forse il doppio pesismo italiano ha colpito ancora? Difficile rispondere, capire se sia davvero una svista dei sempre ‘attentissimi’ utenti wikipediani. La cosa certa è una sola: che leggendo la pagina di Vendola si può conoscere la sua storia politica, il percorso da lui intrapreso, le sue opere letterarie e film che ha ispirato con la sua azione e i suoi comportamenti. Ma di queste indagini non c’è proprio traccia. Non si lamenti, poi, se lo chiamano diverso.

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