La lettera, come riportano oggi su Il Corriere della Sera Rizzo e Stella, è arrivata sul tavolo di Giulio Tremonti qualche
giorno fa, mentre si diffondevano le voci che la doppia manovra economica non
basterà e alla vigilia di un nuovo pressing di Bruxelles.
"Lo sanno che cosa si prepara - continuano i due giornalisti del Corsera -, gli autori di quella lettera
che batte cassa, per il 2014? La pressione fiscale schizzerà al record storico
del 44,8%. Il debito pubblico salito ormai al 120,6% del Pil non riuscirà a
calare, nonostante la manovra da 145 miliardi, sotto il 112,6%. E secondo il
Fondo monetario internazionale si consoliderà il sorpasso dell'India, che nel
1993 aveva meno di un terzo del nostro Pil ma ha già messo la freccia per
superarci, come già hanno fatto il Brasile e ormai dieci anni fa la Cina. E la
nostra Camera ci farà il regalo di chiedere ai contribuenti gli stessi soldi
che chiede oggi? Quale eroismo! Grazie... "
Lo sanno, aggiungiamo noi, che ormai la gente sta cercando in fienile i forconi e si sta dirigendo verso Roma provenendo dalle Valli di Lacrime di tutta Italia?
Ma siccome siamo in Italia nella farsa politica c'è sempre anche la beffa. Ecco come si conclude l'articolo di oggi: "Ma non avevano detto di aver tagliato? Avevamo capito male?
Riprendiamo quanto dichiarò a verbale il 2 agosto il questore della Camera
Francesco Colucci: «Nel triennio 2011-2013 il bilancio dello Stato potrà
beneficiare di una minor richiesta di dotazione da parte della Camera pari a 75
milioni di euro». Commenti degli osservatori «ingenui»: però! E via coi
calcoli: se quest'anno per mantenere Montecitorio paghiamo 992,8 milioni fra
due anni vorrà dire che si ridurranno a 917,8. No: resteranno sempre 992,8. E
quei 75 milioni? Semplice: sono gli aumenti cui la Camera ha deciso di
rinunciare. Quindici milioni per il 2012, più 30 per il 2013 e ancora 30 ai
quali l'amministrazione aveva già rinunciato più di due anni prima, nell'aprile
del 2009. Per capirci: come le baionette di Mussolini. Contate e ricontate,
scusate il bisticcio, per mascherare i conti".
Quindi, riassumendo, dicono che si tagliano i costi non perchè si riducono gli stipendi, i vitalizi, le pensioni ed i benefits annessi e connessi attuali ma perchè fanno il grande sforzo di rinunciare ad aumenti futuri.
Che esempio....veramente da appendere al muro!
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