06/10/11

Un saluto a Steve



Personalmente, nonostante sia molto appassionato di elettronica, non ho mai amato i prodotti di Machintosh/Apple. Li ho sempre giudicati dei buoni prodotti, affidabili, per alcuni aspetti innovativi, ma sono sempre stato infastidito dal fatto che, solo perché portavano il simbolino di una mela morsicata, avevano un prezzo esageratamente superiore rispetto a prodotti analoghi della concorrenza.
Credo di essere stato uno dei pochi in Italia ad aver avuto la possibilità di utilizzare il primo PC della IBM nel 1980: processore 8088 con dischetti da 5 pollici e un quarto ( gli hard-disk non esistevano ancora). Dopo qualche anno cominciarono ad essere commercializzati i primi "compatibili", ovvero dei PC prodotti da altre aziende (non IBM) ma che erano compatibili al 100% con il sistema operativo DOS. In quegli anni, per la precisione nel 1984, uscì il primo Machintosh, ovviamente con un proprio differente sistema operativo e con una innovativa interfaccia di lavoro grafica a "finestre" (anticipando di un anno Microsoft).
L'anno dopo, 1985, usci il primo sistema Windows e così in pochi anni i PC-Windows invasero il mondo, entrando prima nelle aziende e poi anche nelle case di tutto il mondo. I Mac rimasero invece dei prodotti di nicchia, utilizzati quasi esclusivamente in ambito professionale per applicazioni grafiche.
Fino a quando, nel 1998, venne lanciato il famoso iMac, un computer all-in-one, tutto integrato (monitor compreso) con un design accattivante. Credo che questo passaggio abbia rappresentato per Apple una svolta epocale: da questo momento in poi, i prodotti Apple iniziarono a diventare una sorta di "status symbol" (e per questo motivo iniziai ad odiarli ancora di più). A ruota seguirono tutti gli altri prodotti che diventarono dei veri e propri must: iPod (nel 2001), iPhone, Ipad.
Ed in questo modo, negli ultimi 10 anni, Apple è diventata un colosso, un vero e proprio impero! I suoi prodotti hanno invaso il mondo, le azioni di Apple sono passate da un valore inferiore a 10 dollari (nel 1999) al valore odierno di circa 400 dollari: 40 volte tanto!

E l'imperatore di tutto questo era Steve Jobs!

Ma questa notte Steve ci ha lasciato. Di fronte alla morte non esiste più alcun imperatore, diventiamo tutti uguali! In quel momento chiunque si rende conto che non contano più né le ricchezze che si è accumulato né l'impero che si è costruito né i propri progetti futuri. Ci si rende conto che non siamo noi a dirigere questo "film" e ci si trova obbligati, a poco più di 50 anni (a volte anche meno), ad accettare una malattia che ci conduce inesorabilmente alla morte. Ci si rende conto che non possiamo nemmeno rispondere del nostro domani!
Così Steve è diventato ai miei occhi molto più umano e molto più simpatico! Mi auguro veramente che non abbia commesso l'errore, durante la propria vita, di pensare solo e unicamente al suo magnifico impero, ma che abbia coltivato anche altro. Spero quindi che ieri sera la moglie e i suoi quattro figli gli siano stati vicini sostenendolo durante quei momenti difficili e strazianti; stringendogli la mano e riscaldandolo con sincero affetto; un tipo di calore che nessun strumento elettronico sarà mai in grado di dare!

Ciao Steve, buon viaggio!

1 commento:

  1. Grande Manuel. Anche io ricordo l'8088 e ricordo te (e tua moglie) che mi insegnavi ad usare il mouse....
    anche io uso la Mela solo come frutto...
    però i suoi insegnamenti sono stati anche altri....
    ma che la morte non guardi in faccia a nessuno.... da un lato, non perverso, mi consola

    RispondiElimina