15/12/11

Il viaggio della speranza dal Nord al Sud: e se non fosse tutto uno scherzo?


TORINO – Tra qualche giorno è Natale e come ogni anno faccio parte di quella miriade di persone che si mette in coda ai check-in aeroportuali per volare (è giusto il caso di dire) dai proprio parenti, amici, familiari. Faccio parte di questa miriade di speranzosi viaggiatori. E come dice il detto? “Chi di speranza vive di speranza muore!”. E si sa, i detti hanno sempre ragione.
            Ho prenotato online il biglietto aereo con carta di credito (o prepagata che sia), volo in partenza alle 9.10 del mattino. Un orario un po’ insolito per me, di solito scelgo orari più comodi, ma voglio arrivare in Sicilia nel primo pomeriggio, così da non perdere tutta la giornata. Programmo quasi tutto nei minimi dettagli, quasi tutto perché qualcosa lasciata al caso deve sempre esserci, altrimenti si perde il tutto il gusto di viaggiare, no? Comunque un mezzo abbozzo di programma lo faccio, non si sa mai. Per prima cosa bisogna capire a che ora prendere il pullman per l’aeroporto. Dovendo presentarmi al check-in almeno un’ora prima, impiego il tempo di due click sul web, per approdare sul sito web dell’azienda che gestisce la tratta Torino-Aeroporto (SADEM), visualizzo già dalla ricerca la pagina che mi interessa: “Orari Torino – Caselle”. Gli orari sono divisi in una tabella: prima partenza alle 5.15, arrivo alle 6. Troppo presto, ma praticamente nessun problema, c’è un bus ogni 15 minuti (fantastico, no?). Decido di fermare sul mio programma il passaggio delle 7.15 in modo da essere in aeroporto per le 8 in punto e fare tutto con calma, memorizzo anche l’indirizzo al quale dovrò recarmi per salire sul pullman e quello della biglietteria dove acquistare il biglietto. Concluso il cruccio del pullman più importante, passo a quelli urbani. Velocemente due click come prima su gugol e via sul sito del Gruppo Torinese Traporti (GTT), a destra c’è un comodissimo link con su scritto, promettente, “Calcola Percorso”, quindi muovo il mouse verso quel punto e via di tasto sinistro: inserisco i dati richiesti (indirizzo di partenza e di arrivo, ma anche l’orario in cui voglio arrivare e in che data, dove voglio arrivare… fantastico!). Fatto questo pigio quel bell’OK in fondo alla pagina e osservo i risultati. Ben 5 opzioni, alcune con un solo pullman, altre con un cambio. Clicco sul primo e visualizzo la descrizione; Gtt mi dice anche a che ora debbo uscire da casa per arrivare al mio punto di arrivo per le 7 (mi tengo largo, sì), e quanti metri devo fare fino alla prima fermata. C’è anche tanto di mappa interattiva con gugol con cui posso vedere  realmente dove debbo andare, è segnato in rosso il tragitto che farò con il pullman e le fermate che farà, mi dice anche quante fermate dovranno passare prima della mia, manche solo che mi indichi il bar in cui prendere caffè e briosche. Fin ora una meraviglia di programmazione insomma, il web veramente aiuta tantissimo, in questi casi. Ricapitoliamo: ho prenotato il volo aereo, ho dato uno sguardo agli orari dei pullman da casa per il centro e dal centro per l’aeroporto. Cosa manca? Ah già, manca il tragitto Catania-Centro Sicilia. Ahi, meo amor… Ok, torniamo su gugol, e scriviamo un bel “pullman catania Caltanissetta”, guardo un attimo i risultati, un attimo perché ci vogliono davvero due secondi per capire che la ricerca sarà lunga. Spulcio un po’ di siti web saltati fuori dalla ricerca ma ovviamente non trovo nulla di utile, se non il forum di “Al femmenile.com” che è perennemente presente su qualsiasi domanda si ponga a gugol, provare per credere: cercate qualsiasi cosa, per esempio “Quante ruote ha un bus?”, qualche donna avrà fatto di sicuro la stessa domanda su alfemminile.com. In ogni caso, perdonate la digressione, torno sui miei passi. Finito di fare la cernita dei risultati “pullman catania caltanissetta” decido di fregare il sistema e girare al largo, quindi con fare sicuro digito “trasporti siciliani wikipedia”: drastico! Wikipedia mi dice che le aziende dell’isola sono bla bla bla e bla bla bla, il nisseno è collegato al resto del mondo attraverso i servizi dell’azienda… Tombola! SAIS trasporti S.p.a. è quello che cercavo, torno a gugol e digito le parole chiave trovate su Wiki (che, per inciso, tra non molto ci chiederanno un contributo anche per tagliarsi i capelli). La ricerca di gugol vomita due primi risultati interessanti, molto eloquenti: Sais trasporti spa (ditemi voi come si faceva ad arrivare a giamporcaro.it da "bus") e Sais autolinee. Decido per il primo e mi ritrovo su un sito… brutto. Ma proprio brutto, non saprei come altro definirlo. Mi decido a farmi forza (almeno d’animo) e cerco qualcosa che mi dica “Orari” o “Percorsi”, sperare in un “Calcola percorso” sarebbe a dir poco fantascientifico. Trovo quello che cercavo e seleziono partenza Catania e arrivo Caltanissetta. Pigio OK: Tabellina molto semplice con orari Lun-Ven e Sab-Dom. Do un’occhiata:io dovrei arrivare a Catania per le 11, il primo pullman utile è quello dell 11.10. Ce  la farò? Per sicurezza segno anche sul mio promemoria gli orari successi, ovvero: 12.25, 13.10, 15.15. Non sono uno ogni 15 minuti ma va be’, accettabili. Nessuna traccia della durata del tragitto, né del fatto che faccia o meno fermate intermedie, c'è solo l'indicazione del prezzo. Mi arrendo all'evidenza della totale mancanza di informazioni e chiudo il sito web: andata.
            CATANIA – L’aereo ha appena toccato la pista di atterraggiono, le hostess ricordano di stare seduti finché l’aeromobile s’è fermato, di tenere i telefoni spenti e di non fare le puzzette. Tra l’altro, attorno a me, tra i posti vicini intendo, qualcuno aveva l’alito che puzzava tremendamente di latte. Qualcuno dovrebbe dirlo, ma magari lo faccio io: Signori e Signore, per favore, non bevete latte prima di prendere l’aero (soprattutto al mattino presto), perché la cabina pressurizzata non permette il ricambio d’aria e i conati di vomito degli altri sono ad un soffio di distanza, grazie! Ok, ora che ho fatto il mio appello mi sento molto più tranquillo, dicevo… Parcheggiato che fu l’aereo attendo che si aprano le porte per poter scendere e carpire la coincidenza per Caltanissetta, ma la lentezza regna sovrana, straranno fabbricando proprio in questo momento l’uscita, chissà. Ho dovuto anche sorbire l’attesa causata da un vecchio che ci provava con l’hostess bionda, anche in questo caso mi sentirei di fare un appello ma è meglio di no, potrei diventare volgare. Uscito dall’aero mi fiondo fuori dall’aeroporto. Ci saranno delle indicazioni per le fermate dei pullman, vero? E invece no, niente insegne, niente indicazioni, niente di niente. Mi guardo un attimo intorno dopo aver acceso una sigaretta e scorgo in lontananza quello che vagamente è un pullman blu, eureka! Mi dirigo da quella parte, facendo attenzione a capire dove siano le strisce pedonali e soprattutto se portino da qualche parte o siano sono degli scherzi del destino verso vicoli ciechi. Io e il mio trolley non andiamo molto d’accordo, lui ama le strade lisce e io preferisco saltare i marciapiedi e velocizzare tutto, ma lui spesso non me lo concede. Ci-emme-ccu, raggiungo il luogo avvistato in lontananza (della serie “Terraaaa!”) e localizzo tre casette, su una di esse è affissa la miracolosa scritta “Sais Trasporti”, deduco sia quello il posto in cui fare un biglietto. Mi avvicino allo sportello, sorridente e… chiuso. E’ chiuso, non c’è nessuno! Sono le 11 del mattino ed  è chiuso. Decido di passare a quello dopo, stessa aria da carino e chiuso anche quello. Va be’, torno verso il primo allora e lì per fortuna qualcuno c’è, sta leggendo il giornale, mi spiace ma dovrò disturbarlo. Ma prima una piccola digressione su Torino. Riporto la conversazione avvenuta alle 6.45 del mattino tra me e il barista che mi ha venduto il biglietto per il bus:


Io: Buongiorno, vorrei un biglietto di sola andata per Caselle, Aeroporto.
Barista: Buongiorno, sono 6 euro.
Io: Mi perdoni, prendo anche un pacchetto di chewin-gum.
Barista: sono 7 euro, allora.
Io: Ecco a lei, grazie, buona giornata.
Barista: Salve buona giornata anche a lei.

Ora toniamo a Catania, ecco la conversazione avvenuta con l’omino della casetta:


Io (evidentemente incuriosito dall’assenza degli altri omini): Salve! Scusi, ha idea di dove siano
Omino: No.
Io: Grazie…

Conversazione finita. Una vecchietta mi chiede quando arriverà il prossimo pullman, io le dico che in teoria alle 11.10 c’è una corsa, ma sono le 11.07 e all’orizzonte nemmeno l’ombra di un bus, accendo un’altra sigaretta e mi metto al sole. La cosa positiva è che stamattina a Torino c’erano 2 gradi, qui ne ho trovati 15. Solo 13 gradi differenza. In ogni caso questo non fa arrivare il pullman prima, ergo mi metto lì ad attendere. Passano i minuti e finalmente qualcosa si sblocca, l’omino della mia casetta è arrivato, mi avvicino allo sportello giusto in tempo per sentire:


Vecchietta: Ma quando arriva il bus?
Omino: Sta arrivando…

Lui dice che sta arrivando, io continuo a non capire che vuol dire. Non c’è un orario? Una tabella di marcia? Quelli sul sito che ho trovato ieri sono quindi fasulli? Sono delle informazioni non vere? Faccio comunque il biglietto di sola andata (nove euro e quaranta centesimi) e attendo, ancora. Ennesima sigaretta. Sono le 11.25 e ancora niente, nel frattempo mi godo le scene sicule tipiche. Una signora arriva col carrello dei bagagli e, non potendo salire sul marciapiede delle casette, alla prima ragazza alla sua destra chiede: “Mi dà un attimo occhio al carrello? Il tempo di fare il biglietto..”, risposta affermativa della ragazza e partenza della signora. La scena mi fa riflettere. Cerco di immaginarla in Torino ma proprio non ci riesco, nessun piemontese farebbe una cosa del genere, nessun piemontese si fiderebbe del primo che capita a tiro. Eppure in Sicilia si fa: chi dice alla signora che la ragazza a cui ha chiesto il favore di badare ai suoi effetti personali non sia una ladra professionista? Magari quando torna non trova più nulla. Ebbene, a mio parere, vige nei siculi un rapporto di fiducia collettivo. Ovvero, io ti chiedo di badare alla valigie, ci sono dei testimoni che hanno sentito, sei circondata, quindi non puoi fare la merda. Ecco spiegato. Nel bel mezzo delle mie allucinazioni arrivano 5 pullman, tutti insieme. Faccio fatica a leggere le targhette scritte recanti la destinazione (mancano quelle luminose e digitali) ma mi arrendo all’evidenza che non c’è nessun pullman per Caltanissetta. Sono ormai le 11.40, ho quasi perso le speranze, quando ecco, compare la bestia, il bus a due piani. Questo ha la scritta digitale, leggo “CL”, gioisco e vado a caricare la valigia nel posavaligia. Fatto ciò, salgo sul pullman, chiedo all’autista conferma della destinazione e, al suo sì, chiedo quali fermate effettui il bus, quindi mi catapulto di sopra a cercare un posto a sedere. Ho sempre pensato che i posti a sedere nei pullman dovrebbero essere dichiarati fuori legge, quelli attuali, e regolamentati secondo legge: son troppo stretti! Ci sono sì e no 35 cm tra il sedile su cui sei seduto e lo schienale di quello davanti e io sono, tanto, alto. Devo sempre accartocciarmi per entrare nel posto. In ogni caso amen, i  bus son tutti così purtroppo (per fortuna in aereo posso richiedere il posto sulle uscite di emergenza, anche se il senso di responsabilità mi dilania, che di norma è più largo). Pochi minuti ancora di attesa e si parte alla volta di CL. Ora ho solo da godermi il viaggio tra le stupende colline verde smeraldo dell’entroterra siculo: bentornato a casa.

Totale viaggio: 9 h circa;  1650 km circa
Casa - Centro: 15 minuti; 4 km
Torino – Aeroporto: 45 minuti;  70 km
Volo: 1 h 40 m; 1500 km
Catania- Paese: 3 h circa.  90 km

4 commenti:

  1. Diciamo che è la solita solfa ogni volta.

    A proposito del binomio Sais-efficienza, ti giro una mia nota Facebook di qualche mese fa.
    E non c'è nulla da fare, rassegnamoci.

    "Conoscere l'orario di un bus SAIS nell'era di Facebook" - 12 Agosto 2011

    Per conoscere l'orario di una tratta Sais Trasporti Spa in un giorno lavorativo:

    -ore 10.00: cercare su Google "Orari autobus SAIS" o navigare sul sito ufficiale consapevoli del fatto che non si troverà mai la tratta che interessa.
    -ore 11.00: chiamare biglietteria di Caltanissetta. Occupato.
    -ore 11.10: richiamare biglietteria di Caltanissetta. Occupato.
    -ore 11.30: ri-richiamare biglietteria di Caltanissetta. Libero. A vuoto.
    -ore 12.00: ri-ri-richiamare biglietteria di Caltanissetta. Occupato. Premere tasto 5 per prenotare la richiamata.
    -ore 12.30: squillo speciale del telefono = richiamata. Libero. A vuoto.
    -ore 13.00: pausa pranzo.
    -ore 15.00: pausa film.
    -ore 17.00:ri-ri-ri-ri-chiamare biglietteria di Caltanissetta. Occupato. Tasto 5.
    -ore 17.15: chiamare uffici di Palermo. Rispondono: non abbiamo liste orari. Richiami la biglietteria di Caltanissetta.
    -ore 18.00: biglietteria Caltanissetta tasto 5 occupato libero a vuoto tasto 5 libero occupato a vuoto tasto 5 a vuoto
    -ore 18.10: telefonare uffici Palermo chiedere numero della Direzione.
    -ore 18.15: telefonare Direzione: libero. A vuoto. Tasto 5. Richiama. A vuoto. Tasto 5. Tasto 5. Tasto 5.
    -ore 18.26: documentare il tutto su Facebook. E notare che evidentemente i signori della SAIS lavorano durante le nostre pause film.


    baci
    Fabrizio

    RispondiElimina
  2. hahah Bravo fabri, hai sintetizzato perfettamente :D

    RispondiElimina
  3. Già , è verissimo , avete ragione tutti e due , bravo Fil , il dettaglio finale sintetizza perfettamente tutto .Succede anche a me ogni volta , anzi ....quasi .....quando non c'è pure qualche sciopero in mezzo .
    baci , Marcella

    RispondiElimina
  4. Io mi affido a questo:

    http://www.iltakkuino.tk

    almeno è più chiaro di tanti altri siti

    RispondiElimina