TORINO – Tra qualche giorno è Natale e come ogni anno
faccio parte di quella miriade di persone che si mette in coda ai check-in
aeroportuali per volare (è giusto il caso di dire) dai proprio parenti, amici,
familiari. Faccio parte di questa miriade di speranzosi viaggiatori. E come
dice il detto? “Chi di speranza vive di
speranza muore!”. E si sa, i detti hanno sempre ragione.
Ho prenotato online il biglietto
aereo con carta di credito (o prepagata che sia), volo in partenza alle 9.10
del mattino. Un orario un po’ insolito per me, di solito scelgo orari più
comodi, ma voglio arrivare in Sicilia nel primo pomeriggio, così da non perdere
tutta la giornata. Programmo quasi tutto nei minimi dettagli, quasi tutto
perché qualcosa lasciata al caso deve sempre esserci, altrimenti si perde il
tutto il gusto di viaggiare, no? Comunque un mezzo abbozzo di programma lo
faccio, non si sa mai. Per prima cosa bisogna capire a che ora prendere il
pullman per l’aeroporto. Dovendo presentarmi al check-in almeno un’ora prima,
impiego il tempo di due click sul web, per approdare sul sito web dell’azienda
che gestisce la tratta Torino-Aeroporto (SADEM), visualizzo già dalla ricerca
la pagina che mi interessa: “Orari Torino – Caselle”. Gli orari sono divisi in
una tabella: prima partenza alle 5.15, arrivo alle 6. Troppo presto, ma
praticamente nessun problema, c’è un bus ogni 15 minuti (fantastico, no?).
Decido di fermare sul mio programma il passaggio delle 7.15 in modo da essere in
aeroporto per le 8 in
punto e fare tutto con calma, memorizzo anche l’indirizzo al quale dovrò
recarmi per salire sul pullman e quello della biglietteria dove acquistare il
biglietto. Concluso il cruccio del pullman più importante, passo a quelli
urbani. Velocemente due click come prima su gugol
e via sul sito del Gruppo Torinese Traporti (GTT), a destra c’è un comodissimo
link con su scritto, promettente, “Calcola
Percorso”, quindi muovo il mouse verso quel punto e via di tasto sinistro:
inserisco i dati richiesti (indirizzo di partenza e di arrivo, ma anche
l’orario in cui voglio arrivare e in che data, dove voglio arrivare…
fantastico!). Fatto questo pigio quel bell’OK in fondo alla pagina e osservo i
risultati. Ben 5 opzioni, alcune con un solo pullman, altre con un cambio.
Clicco sul primo e visualizzo la descrizione; Gtt mi dice anche a che ora debbo
uscire da casa per arrivare al mio punto di arrivo per le 7 (mi tengo largo,
sì), e quanti metri devo fare fino alla prima fermata. C’è anche tanto di mappa
interattiva con gugol con cui posso
vedere realmente dove debbo andare, è
segnato in rosso il tragitto che farò con il pullman e le fermate che farà, mi
dice anche quante fermate dovranno passare prima della mia, manche solo che mi indichi il bar in cui prendere caffè e briosche. Fin ora una
meraviglia di programmazione insomma, il web veramente aiuta tantissimo, in questi
casi. Ricapitoliamo: ho prenotato il volo aereo, ho dato uno sguardo agli orari
dei pullman da casa per il centro e dal centro per l’aeroporto. Cosa manca? Ah
già, manca il tragitto Catania-Centro Sicilia. Ahi, meo amor… Ok, torniamo su gugol, e scriviamo un bel “pullman
catania Caltanissetta”, guardo un attimo i risultati, un attimo perché ci
vogliono davvero due secondi per capire che la ricerca sarà lunga. Spulcio un
po’ di siti web saltati fuori dalla ricerca ma ovviamente non trovo nulla di
utile, se non il forum di “Al femmenile.com” che è perennemente presente su qualsiasi domanda si ponga a gugol,
provare per credere: cercate qualsiasi cosa, per esempio “Quante ruote ha un
bus?”, qualche donna avrà fatto di sicuro la stessa domanda su alfemminile.com.
In ogni caso, perdonate la digressione, torno sui miei passi. Finito di fare la
cernita dei risultati “pullman catania caltanissetta” decido di fregare il
sistema e girare al largo, quindi con fare sicuro digito “trasporti siciliani
wikipedia”: drastico! Wikipedia mi dice che le aziende dell’isola sono bla bla
bla e bla bla bla, il nisseno è collegato al resto del mondo attraverso i
servizi dell’azienda… Tombola! SAIS trasporti S.p.a. è quello che cercavo,
torno a gugol e digito le parole
chiave trovate su Wiki (che, per inciso, tra non molto ci chiederanno un
contributo anche per tagliarsi i capelli). La ricerca di gugol vomita due primi risultati interessanti, molto eloquenti:
Sais trasporti spa (ditemi voi come si faceva ad arrivare a giamporcaro.it da "bus") e Sais autolinee. Decido per il primo e mi ritrovo su un
sito… brutto. Ma proprio brutto, non saprei come altro definirlo. Mi decido a
farmi forza (almeno d’animo) e cerco qualcosa che mi dica “Orari” o “Percorsi”,
sperare in un “Calcola percorso” sarebbe a dir poco fantascientifico. Trovo
quello che cercavo e seleziono partenza Catania e arrivo Caltanissetta. Pigio
OK: Tabellina molto semplice con orari Lun-Ven e Sab-Dom. Do un’occhiata:io
dovrei arrivare a Catania per le 11, il primo pullman utile è quello dell
11.10. Ce la farò? Per sicurezza segno
anche sul mio promemoria gli orari successi, ovvero: 12.25, 13.10, 15.15. Non
sono uno ogni 15 minuti ma va be’, accettabili. Nessuna traccia della durata
del tragitto, né del fatto che faccia o meno fermate intermedie, c'è solo l'indicazione del prezzo. Mi arrendo all'evidenza della totale mancanza di informazioni e chiudo il sito web: andata.
CATANIA – L’aereo ha appena toccato
la pista di atterraggiono, le hostess ricordano di stare seduti
finché l’aeromobile s’è fermato, di tenere i telefoni spenti e di non fare le
puzzette. Tra l’altro, attorno a me, tra i posti vicini intendo, qualcuno aveva
l’alito che puzzava tremendamente di latte. Qualcuno dovrebbe dirlo, ma magari lo
faccio io: Signori e Signore, per
favore, non bevete latte prima di prendere l’aero (soprattutto al mattino presto), perché la cabina pressurizzata
non permette il ricambio d’aria e i conati di vomito degli altri sono ad un
soffio di distanza, grazie! Ok, ora che ho fatto il mio appello mi
sento molto più tranquillo, dicevo… Parcheggiato che fu l’aereo attendo che si
aprano le porte per poter scendere e carpire la coincidenza per Caltanissetta,
ma la lentezza regna sovrana, straranno fabbricando proprio in questo momento
l’uscita, chissà. Ho dovuto anche sorbire l’attesa causata da un vecchio che ci
provava con l’hostess bionda, anche in questo caso mi sentirei di fare un
appello ma è meglio di no, potrei diventare volgare. Uscito dall’aero mi fiondo
fuori dall’aeroporto. Ci saranno delle indicazioni per le fermate dei pullman,
vero? E invece no, niente insegne, niente indicazioni, niente di niente. Mi
guardo un attimo intorno dopo aver acceso una sigaretta e scorgo in lontananza
quello che vagamente è un pullman blu, eureka! Mi dirigo da quella parte,
facendo attenzione a capire dove siano le strisce pedonali e soprattutto se
portino da qualche parte o siano sono degli scherzi del destino verso vicoli
ciechi. Io e il mio trolley non andiamo molto d’accordo, lui ama le strade
lisce e io preferisco saltare i marciapiedi e velocizzare tutto, ma lui spesso
non me lo concede. Ci-emme-ccu, raggiungo il luogo avvistato in lontananza
(della serie “Terraaaa!”) e localizzo tre casette, su una di esse è affissa
la miracolosa scritta “Sais Trasporti”, deduco sia quello il posto in cui fare
un biglietto. Mi avvicino allo sportello, sorridente e… chiuso. E’ chiuso, non
c’è nessuno! Sono le 11 del mattino ed è
chiuso. Decido di passare a quello
dopo, stessa aria da carino e chiuso anche quello. Va be’, torno verso il primo
allora e lì per fortuna qualcuno c’è, sta leggendo il giornale, mi spiace ma
dovrò disturbarlo. Ma prima una piccola digressione su Torino. Riporto la
conversazione avvenuta alle 6.45 del mattino tra me e il barista che mi ha
venduto il biglietto per il bus:
Io: Buongiorno, vorrei un biglietto di sola andata per Caselle, Aeroporto.
Barista: Buongiorno, sono 6 euro.
Io: Mi perdoni, prendo anche un pacchetto di chewin-gum.
Barista: sono 7 euro, allora.
Io: Ecco a lei, grazie, buona giornata.
Barista: Salve buona giornata anche a lei.
Ora
toniamo a Catania, ecco la conversazione avvenuta con l’omino della casetta:
Io (evidentemente incuriosito dall’assenza degli altri omini): Salve! Scusi, ha idea di dove siano
Omino: No.
Io: Grazie…
Conversazione
finita. Una vecchietta mi chiede quando arriverà il prossimo pullman, io le
dico che in teoria alle 11.10 c’è una corsa, ma sono le 11.07 e all’orizzonte nemmeno
l’ombra di un bus, accendo un’altra sigaretta e mi metto al sole. La cosa
positiva è che stamattina a Torino c’erano 2 gradi, qui ne ho trovati 15. Solo
13 gradi differenza. In ogni caso questo non fa arrivare il pullman prima, ergo
mi metto lì ad attendere. Passano i minuti e finalmente qualcosa si sblocca,
l’omino della mia casetta è arrivato, mi avvicino allo sportello giusto in
tempo per sentire:
Vecchietta: Ma quando arriva il bus?
Omino: Sta arrivando…
Lui
dice che sta arrivando, io continuo a non capire che vuol dire. Non c’è un
orario? Una tabella di marcia? Quelli sul sito che ho trovato ieri sono quindi
fasulli? Sono delle informazioni non vere? Faccio comunque il biglietto di sola
andata (nove euro e quaranta centesimi) e attendo, ancora. Ennesima sigaretta. Sono le 11.25 e
ancora niente, nel frattempo mi godo le scene sicule tipiche. Una signora
arriva col carrello dei bagagli e, non potendo salire sul marciapiede delle
casette, alla prima ragazza alla sua destra chiede: “Mi dà un attimo occhio al carrello? Il tempo di fare il biglietto..”,
risposta affermativa della ragazza e partenza della signora. La scena mi fa
riflettere. Cerco di immaginarla in Torino ma proprio non ci riesco, nessun
piemontese farebbe una cosa del genere, nessun piemontese si fiderebbe del
primo che capita a tiro. Eppure in Sicilia si fa: chi dice alla signora che la
ragazza a cui ha chiesto il favore di badare ai suoi effetti personali non sia
una ladra professionista? Magari quando torna non trova più nulla. Ebbene, a
mio parere, vige nei siculi un rapporto di fiducia collettivo. Ovvero, io ti
chiedo di badare alla valigie, ci sono dei testimoni che hanno sentito, sei
circondata, quindi non puoi fare la merda. Ecco spiegato. Nel bel mezzo delle
mie allucinazioni arrivano 5 pullman, tutti insieme. Faccio fatica a leggere le
targhette scritte recanti la destinazione (mancano quelle luminose e digitali)
ma mi arrendo all’evidenza che non c’è nessun pullman per Caltanissetta. Sono
ormai le 11.40, ho quasi perso le speranze, quando ecco, compare la bestia, il
bus a due piani. Questo ha la scritta digitale, leggo “CL”, gioisco e vado a
caricare la valigia nel posavaligia.
Fatto ciò, salgo sul pullman, chiedo all’autista conferma della destinazione e,
al suo sì, chiedo quali fermate effettui il bus, quindi mi catapulto di sopra a
cercare un posto a sedere. Ho sempre pensato che i posti a sedere nei pullman
dovrebbero essere dichiarati fuori legge, quelli attuali, e regolamentati secondo
legge: son troppo stretti! Ci sono sì e no 35 cm tra il sedile su cui
sei seduto e lo schienale di quello davanti e io sono, tanto, alto. Devo sempre
accartocciarmi per entrare nel posto. In ogni caso amen, i bus son tutti così purtroppo (per fortuna in
aereo posso richiedere il posto sulle uscite di emergenza, anche se il senso di
responsabilità mi dilania, che di norma è più largo). Pochi minuti ancora di
attesa e si parte alla volta di CL. Ora ho solo da godermi il viaggio tra le
stupende colline verde smeraldo dell’entroterra siculo: bentornato a casa.
Totale
viaggio: 9 h circa; 1650 km circa
Casa - Centro: 15 minuti; 4 km
Torino
– Aeroporto: 45 minuti; 70 km
Volo:
1 h 40 m ;
1500 km
Catania- Paese: 3 h circa. 90 km
Diciamo che è la solita solfa ogni volta.
RispondiEliminaA proposito del binomio Sais-efficienza, ti giro una mia nota Facebook di qualche mese fa.
E non c'è nulla da fare, rassegnamoci.
"Conoscere l'orario di un bus SAIS nell'era di Facebook" - 12 Agosto 2011
Per conoscere l'orario di una tratta Sais Trasporti Spa in un giorno lavorativo:
-ore 10.00: cercare su Google "Orari autobus SAIS" o navigare sul sito ufficiale consapevoli del fatto che non si troverà mai la tratta che interessa.
-ore 11.00: chiamare biglietteria di Caltanissetta. Occupato.
-ore 11.10: richiamare biglietteria di Caltanissetta. Occupato.
-ore 11.30: ri-richiamare biglietteria di Caltanissetta. Libero. A vuoto.
-ore 12.00: ri-ri-richiamare biglietteria di Caltanissetta. Occupato. Premere tasto 5 per prenotare la richiamata.
-ore 12.30: squillo speciale del telefono = richiamata. Libero. A vuoto.
-ore 13.00: pausa pranzo.
-ore 15.00: pausa film.
-ore 17.00:ri-ri-ri-ri-chiamare biglietteria di Caltanissetta. Occupato. Tasto 5.
-ore 17.15: chiamare uffici di Palermo. Rispondono: non abbiamo liste orari. Richiami la biglietteria di Caltanissetta.
-ore 18.00: biglietteria Caltanissetta tasto 5 occupato libero a vuoto tasto 5 libero occupato a vuoto tasto 5 a vuoto
-ore 18.10: telefonare uffici Palermo chiedere numero della Direzione.
-ore 18.15: telefonare Direzione: libero. A vuoto. Tasto 5. Richiama. A vuoto. Tasto 5. Tasto 5. Tasto 5.
-ore 18.26: documentare il tutto su Facebook. E notare che evidentemente i signori della SAIS lavorano durante le nostre pause film.
baci
Fabrizio
hahah Bravo fabri, hai sintetizzato perfettamente :D
RispondiEliminaGià , è verissimo , avete ragione tutti e due , bravo Fil , il dettaglio finale sintetizza perfettamente tutto .Succede anche a me ogni volta , anzi ....quasi .....quando non c'è pure qualche sciopero in mezzo .
RispondiEliminabaci , Marcella
Io mi affido a questo:
RispondiEliminahttp://www.iltakkuino.tk
almeno è più chiaro di tanti altri siti