15/12/11

"Anche io manderei un pacco bomba ad Equitalia" mi dice la collega

No le bombe no per favore! Non scherziamo! Comunico alla mia collega di ufficio della nuova lettera con esplosiva appena recapitata in una delle sedi di Equitalia a Roma. Lei, senza scherzare, mi dice: anche io gli manderei un pacco bomba. Il terzo collega annuisce. Allargando il discorso, in quanti ragioniamo così?
Non posso essere d'accordo. Violenza mai, per favore. Diciamolo chiaro. Io posso dirlo visto che sia dalle autorevoli pagine di Frews sia in quelle personali, ho condotto, e conduco, una battaglia contro l'oppressione fiscale italiana e gli ancor più opprimenti sedicenti controlli di Equitalia.
Ma le bombe no.
Non si incitano neanche per scherzo!
Cerchiamo tutti di rientrare nei ranghi sia perchè non è questo il modo di condurre una giusta battaglia di equità sia perché in quelle sedi lavorano persone, padri di famiglia (Mario ti abbraccio!) che svolgono semplicemente il loro lavoro e nulla c'entrano col regime oppressivo messo in atto dalle Leggi italiane e di cui Equitalia è solo la longa manus.
A proposito di mani lunghe: riponiamole tutti in tasca, nelle proprie tasche intendo, sia Equitalia sia i bombaroli: con le bombe non si scherza e non si risolvono i problemi ma si ammazzano gli innocenti.


1 commento:

  1. Hai ragione, con la violenza non si scherza e le bombe non sono la soluzione e non le approvo, però capisco che se uno è pazzo a sufficienza da mandarne una, abbia deciso di recapitarla proprio ad Equitalia...

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