LA PERSECUZIONE SUL TERRITORIO E LA SOLUZIONE FINALE.
Nel settembre 1943 gli ebrei si illudevano ancora che bastasse pagare per salvarsi. Invece nulla bastava più.
A Ferrara gli ebrei " puri" erano stati concentrati in un'ala delle carceri. In uno dei bombardamenti subito dalla città , il carcere riportò dei danni e gli ebrei riuscirono a fuggire; ma dopo il bombardamento si ripresentarono subito ai fascisti. Del resto dove pote vano essere al sicuro? Quando furono internati nel campo di Fossoli erano ancora fiduciosi . Il terrore cominciò a serpeggiare dopo le prime grandi razzie dei tedeschi e dopo i primi massacri. Era troppo tardi! Nel dicembre 1943 l' ufficio del tedesco Eichmann diramò una circolare in cui si avvertiva che si dovevano subito prendere le " necessarie misure" contro gli " ebrei di nazionalità italiana" . La prima razzia doveva essere sferrata contro gli ottomila ebrei di Roma.
Circa trentacinquemila ebrei furono catturati nell' italia settentrionale e sistemati nei campi di concentramento nei pressi del confine austriaco. A Roma furono razziati 2.091 ebrei e in totale i i deportati dal 1943 al 1945 furono in tutta Italia 7.495. Di essi solo 610 riuscirono a tornare dai lager. A questi si aggiungono coloro che furono trucidati nelle Fosse Ardeatine a Roma il 24 marzo 1944. Ci furono poi esecuzioni sommarie compiute dai tedeschi e dai fascisti durante i rastrellamenti. Nella zona di Intra, Arona e Meina gli ebrei catturati furono affogati nel lago Maggiore, legati mani e piedi. La crudeltà dei nazisti e dei repubblichini non si fermava neppure davanti ai conventi di clausura che nascondevano donne e bambini ebrei.
La razzia più folle , per il numero di vittime, fu quella di Roma , razzia che mette bene in risalto il metodo dei nazisti : chiedere prima soldi, uccidere e poi impadronirsi del bottino. Il 26 settembre l' ambasciata tedesca chiede al presidente della Comunità Ebraica, Foà, di versare , entro 36 ore, 50 kg di oro per evitare di essere deportati . Nella raccolta del quantitativo richiesto d'oro cooperarono ebrei e anche non ebrei e tra questi anche alcuni sacerdoti. Ottenuto l' oro i tedeschi s'impadronirono anche di tutti i libri della preziosa biblioteca della Comunità e del collegio rabbinico. Il 16 ottobre 1943 la polizia prelevò tutti gli ebrei , dopo aver circondato il ghetto, e li condusse al campo di sterminio di Birkenau. Ne ritornarono solo 15!
Dopo i primi mesi del 1944 cessarono le grandi razzie ma non la caccia all' ebreo. Persino il 25 aprile, giorno della liberazione, a Cuneo furono uccisi sei ebrei dalle Brigate Nere in fuga. I convogli allestiti dai tedeschi a Fossoli e a Bolzano deportarono con l'assenso italiano.A Trieste le vittime venivano deportate direttamente ad Auschwitz o in altri campi da cui pochissimi fecero ritorno.
LA POSIZIONE DELLA CHIESA CATTOLICA
Già nel Medioevo gli ebrei erano presenti in tutta Italia , sospinti dall' espansione araba ; essi erano dediti all' artigianato, al commercio e al prestito.erano già colti con posizioni onorevoli. Nonostante gli ebrei fossero disprezzati ed emarginati la circolazione delle loro idee non incontrò ostacoli. Nel dodicesimo secolo gli ebrei si mostravano più preparati dei cristiani nelle dispute di natura religiosa. Si registrarono , con sorpresa dei cristiani, conversioni all' ebraismo, tra cui anche persone di rilievo, come ad esempio il Vesovo di Bari. Il IV Concilio Lateranense del 1215 stabilì l' obbligo del " segno" , per ebrei e saraceni . Il più delle volte il segno fu costituito da una pezza di colore giallo. La stella gialla è una pura trovata dei nazisti. C'è ancora da aggiungere che il primo ad imporre un segno per gli ebrei fu il califfo arabo, Omar II, verso la metà del VII secolo. Era un pezzo di stoffa che aveva la forma di un maiale. Con la Controriforma furono imposte agli ebrei due alternative: o la conversione di massa, o la reclusione nei ghetti. Sempre in età moderna ci furono espulsioni , inquisizini e roghi. La Spagna cattolica fu particolarmente inflessibile nella persecuzione: voleva annientare l' ebraismo. I convertiti venivano chiamati " marrani" che in spagnolo significa maialini. I roghi dei marrani che si riconvertivano all' ebraismo continuarono sulle piazze spagnole per oltre due secoli. In Italia anche San Carlo Borromeo era contrario al fatto che cristiani ed ebrei vivessero insieme. San Bernardino da Siena determinò la chiusura dei banchi ebraici, i quali erano presenti anche nei piccoli borghi per consentire ai poveri di chiedere prestiti , senza pegni.. I banchi ebraici furono così sostituiti dai Monti di Pietà. L' ebreo infatti era odiato non solo perchè " deicida" ma anche perchè prestatore di denaro. Le persecuzioni avevano messo in moto i movimenti migratori ebraici . Nel 1937 la Chiesa aveva condannato il razzismo ateo e materialista, mentre sulla questione ebraica le posizioni del Vaticano erano contrastanti. Chiese la modificazione delle leggi razziali ma non ne prese mai le difese. Purtroppo i Papi di quel periodo dovevano fare i conti con le posizioni diverse dei cattolici. Vorrei però aggiungere che Papa Pio XII a proposito del genocidio di ebrei e di polacchi da parte dei tedeschi è intervenuto, a volte ,anche se non con parole dirette.
a cura di Sarah Myliz
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