16/03/12

Mi dichiaro pubblicamente colpevole di...possedere una seconda casa

Mi dichiaro colpevole e con l'aggravante della premeditazione! Certo, in questa italietta governata da figure più legate alla mitologia che al mondo reale non ci si può che aspettare una guida della nazione a dir poco “fantastica”! Ma non il fantastico che crea ammirazione e stupore, piuttosto frutto di una fantasia a dir poco contorta.
In questa italietta si prediligono investimenti che diano pochi guadagni agli investitori e molto alle banche e questi non vanno tassati in misura opprimente, mentre chi investe nel “mattone”, magari accollandosi un mutuo ventennale, per fare un investimento, non solo viene messo alla gogna e tacciato di ricchezza, ma deve essere anche punito per essersi permesso di investire in maniera sbagliata! Ma di sbagliato non c'è nulla! Chi si indebita con un mutuo fa ingrassare lo stesso le banche corrispondendo interessi di gran lunga maggiori di quelli che vengono versati a chi invece presta i soldi alle banche affidandogli i propri stipendi, i propri risparmi, pagando spese di gestione e tasse. Allora che differenza c'è?

Non la capisco proprio! Forse perché non mi intendo di economia come i nostri oligarchi non si intendono di far quadrare il bilancio di una famiglia, tanto è che tali “signori” non avendo problemi di “bilancio famigliare”, e non avendo problemi a gestire i soldi dei contribuenti, assetati come vampiri appena usciti dalle loro tombe, devono fare cassa. E come lo fanno? Semplice! Spremendo i soliti noti, quelli che son stati tacciati di essere dei nullafacenti e rovina dell'Italia: i lavoratori dipendenti! Logica scelta, molto più semplice prelevare a monte (non a Monti!) quanto più denaro possibile e lasciare ai soliti ignoti la possibilità di continuare a gozzovigliare impunemente. Tornando alla casa, non sono contrario ad un'imposta che possa essere utilizzata per migliorare il carattere della vita di un quartiere o di un comune, ma sono fermamente contrario a dover pagare molto di più per un investimento nel mattone, rispetto ad un investimento nel mercato azionario, non sono d'accordo nel pensare che la mia casa sia un reddito per la mia famiglia perché una casa è gravata da molteplici gabelle che vengono trasformate in “costi per servizi”.

Forse i nostri mitologici personaggi dovrebbero rileggere, sempre ammesso che l'abbiano letta almeno una volta, un libretto che si chiama Costituzione, al cui Titolo III , oltre alla tutela del lavoro, altro scandalo di questa italietta, agli articoli 42 e 47, pur non prefigurando un vero e proprio diritto alla casa, stabilisce il principio della finalizzazione della proprità privata e del risparmio popolare allo scopo, riconosciuto di sociale rilevanza, di agevolare l'accesso alla proprietà della propria abitazione. E ciò dovrebbe tradursi in misure di edilizia popolare e di favore per il credito agevolato per la casa. Allora se uno acquista una casa non grava sull'obbligo morale dello Stato del diritto alla casa, ma giusto che partecipi con una equa tassa a garantire un'abitazione ai meno fortunati, ma proprio per questo deve essere “spremuto”. Sempre nell'art. 47 al comma 1, “la Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito”, bene una seconda casa come investimento non vale! Non deve essere incoraggiato tale investimento, meglio far ingrassare le banche ed i banchieri e tutti coloro che “vivono” nella loro ombra!! Badate bene, parlo di una seconda casa di una famiglia che vuole investire per il fututo dei propri figli, non dei possessori degli imperi immobiliari che, ironia della sorte, vendono tassati non in relazione al numero delle proprietà, ma con le stesse aliquote riservate a chi ne possiede solo una!
A questo punto, per osteggiare le famiglie ad investire su qualcosa di concreto, proporrei di modificare il nostro Codice Penale inserendo il reato di “divieto (per le famiglie) di possesso di seconda casa” ammettendo in fase procedurale l'attenuante generica del possesso di un impero immobiliare!
Morale: pagare si, ma il giusto!

Paolo

1 commento:

  1. Qui ti fanno sentire colpevole se aspiri ad un lavoro a tempo indeterminati, se vuoi farti una famiglia, se vuoi amare una donna, se vuoi avere dei figli, di voler tutelare la tua famiglia, se vuoi credere in quei valori che sono alla base di una società civile.
    Petrelli Marco

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