21/03/12

Tonino Guerra ed il profumo della vita e della morte

"L'ottimismo è il profumo della vita", diceva Antonio (Tonino) Guerra in un noto spot televisivo: quale sarà il profumo della morte? Non ce lo può dire nemmeno lui ora che di questo profumo è avvolto: quando lo incontreremo non potremo neanche chiederglielo perché lo sapremo anche noi.
È morto questa mattina Tonino Guerra, il poeta e sceneggiatore romagnolo collaboratore di tanti grandi registi, da Fellini ad Antonioni, da Rosi ai fratelli Taviani. Nato nel 1920, aveva da poco compiuto (il 16 marzo) 92 anni. Da qualche tempo, avendo sentito che la fine si avvicinava, aveva scelto di tornare a vivere nella natia Santarcangelo, lasciando la casa-museo di Pennabilli - sede dell'associazione a lui intitolata - nella quale aveva vissuto dagli anni Ottanta. Ammalato da qualche mese, Guerra si era aggravato nelle ultime settimane ed era stato ricoverato a Rimini per accertamenti, ma i sanitari lo avevano rimandato a casa.
"L'ottimismo è il profumo della vita" è la frase che lo ha ancor più reso famoso al "grande pubblico" portandocelo in casa in televisione più che coi suoi libri e le sue poesie.
Di lui potete scoprire tutto su internet dove era, ed è, molto presente con la Associazione a lui dedicata ed intitolata.
Le sue poesie, molte in dialetto ( « Mi ritrovai con alcuni romagnoli che ogni sera mi chiedevano di recitare qualcosa nel nostro dialetto - disse - Allora scrissi per loro tutta una serie di poesie in romagnolo »)
Ora sarà lì con la sua mamma alla quale dedicò, a mio parere, una delle sue più belle poesie

I sacriféizi
Se mè ò studié
l'è stè par la mi ma,
ch'la fa una cròusa invéci de su nóm.

S'a cnòss tótt al zità
ch'u i è in chèva e' mònd,
l'è stè par la mi ma, ch'la n'à viazè.

E ir a l'ò purtèda t'un cafè
a fè du pas, ch'la n' vàid bèla piò lómm.
- Mitéiv disdài. Csa vléiv! Vléiv un bignè?

I sacrifici

Se ho potuto studiare
lo devo a mia madre
che firma con una croce.

Se conosco tutte le città
che stanno in capo al mondo
è stato per mia madre, che non ha mai viaggiato.

leri l'ho portata in un caffè
a far due passi
perché quasi non ci vede più niente
- Sedetevi, qua. Cosa volete? Un bignè?

1 commento:

  1. Sarà stato un grande poeta...ma le pubblicità che ha fatto e che lo hanno reso famoso erano proprio uno schifo tremendo!! L'ottimismo sarebbe spendere i soldi per l'ultimo modello di telefonino o di computer quando appena esci dal negozio è già vecchio e obsoleto? L'ottismo è ben altro, caro Tonino, e un poeta che si svende per uno spot del genere mi mette veramente tristezza, non ottimismo!

    Spero che ora tu, Tonino, possa forse comprendere veramente cosa sia il vero ottimismo...peccato che non potrai fare una pubblicità per spiegarcelo...ma io ci credo lo stesso anche senza spot!

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