03/05/12

Eppure io sto col ceffone di Delio Rossi a Ljaijc

Anzitutto per scrivere Ljaijc sto usando il copia incolla perché fino a ieri sera, pur essendo un appassionato di calcio, non sapevo non solo come si scrivesse, ma neanche che giocasse in Italia con la Fiorentina. Questo per dire che il viziato ventenne Ljaijc secondo me si è meritato la reazione scomposta ed ingiustificata del suo allenatore, Delio Rossi.
Certo, fosse avvenuta a telecamere spente e negli spogliatoi, come si racconta spesso avvenga, sarebbe stato meglio, però "che bello" quel gesto del poco più che cinquantenne padre di famiglia ed educatore sportivo Delio che, stufo di questi ragazzini viziati e presuntuosi, gli rifila il ceffone che tutti noi gli avremmo voluto rifilare. Che liberazione! Capitemi, non voglio istigare alla violenza ma il calcio ha le sue regole, come la vita, e gli educatori devono anche educare, a volte con maniere forti.

Il contesto era questo. La Fiorentina, sotto di due goal in casa nei primi trenta minuti con il quasi retrocesso Novara ed anch'essa a rischio retrocessione, aveva bisogno di una svolta immediata per raddrizzare non solo la partita ma l'intero campionato. Delio Rossi, coraggioso e saggio, ha voluto fare due cambi già nel primo tempo per dare una scossa "ai ragazzi" e così, al 30esimo, ha rienuto di sostituire Ljaijc per motivi tecnici.
Il ragazzetto, uscito dal campo, si è messo ad applaudire, inveire in modo plateale e chissà cos'altro verso l'allenatore che ha reagito in modo plateale con la scazzottata che tutti conosciamo e che ovviamente imperversa in rete.
Risultato? Delio Rossi esonerato giustamente dalla squadra perchè a quell'età ed in quel ruolo non si ha il diritto di perdere la pazienza; Ljaijc sarà sospeso dalla squadra ma la Fiorentina ha pareggiato 2 a 2 rimanendo in corsa per il discorso salvezza.
Come dare torto quindi all'allenatore che ha raddrizzato la partita, il campionato e forze anche un ragazzino troppo viziato?
Diavoletto Buono

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