19/05/12

Falcone Morvillo: piccoli dettagli di un attentato stupido

Di ciò che è accaduto a Brindisi, di quell'attentato, colpisce anzitutto la stupidità. Perchè un gesto premeditato può essere  cinico, barbaro, anche disumano, ma normalmente dovrebbe essere inserito in una logica di causa-effetto. Quello che è successo nella città pugliese, accanto ad un ingresso della scuola Morvillo Falcone, invece, è aberrante nella sua farneticante idiozia.

Una vittima, Melissa Bassi, di anni 16, è stata strappata alla vita. Altre cinque persone, al momento, sono ricoverate. Tra queste una ragazza lotta tra la vita e la morte.
Che tipo di obiettivo intendevano colpire gli autori? E i mandanti? La scuola? Il nome che essa porta? Sono interrogativi che si accavallano uno sopra all'altro e che, per ogni risposta la mente provi a dare, essa associa immediatamente una parola: stupidità. Perchè mai e poi mai la figura di un martire è stata lavata via da altro sangue, specie se si tratta di sangue innocente. E perchè la mafia, se di mafia si tratta, durante l'epoca delle stragi, sia come sia, perseguiva una precisa strategia politica.
Ora si parla invece di Sacra Corona Unita, l'associazione a delinquere che sembrava ad oggi definitivamente ridimensionata. Se si accertasse che l'attentato di Brindisi contro la Falcone Morvillo fosse un tentativo di qualche cosca di affermarsi, non credo che, con la scarsa abilità strategica che ha dimostrato questa manica di criminali, ci sia da aspettarsi per essa un grande futuro. La mafia, infatti, ha sempre prosperato quando strisciava nel silenzio, quando si mescolava con le persone comuni, quando faceva ripetere come un mantra che "non esisteva". Quando si colpiscono gli innocenti e gli eroi il nostro popolo sa risvegliarsi dal suo torpore e sa ricordarsi che nelle sue file non ci sono soltanto criminali e corrotti. C'è ancora tanta passione. C'è ancora tanta bellezza.

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