16/08/11

Ora vi dico quanto spendo alla Mensa per gli Assistenti alla Camera dei Deputati

Molti sanno che lavoro anche come collaboratore di un parlamentare. Molti sanno anche che scrivo spesso "editoriali" riguardanti il tema della Politica. Sicuramente è un lavoro privilegiato. Che ne so, per fare un esempio, meglio assistente parlamentare che minatore, fresatore, magazziniere. Si ha l'inconveniente di essere sempre vestiti bene (o simil bene) ma diciamo che Ovs coi saldi aiuta ad acquistare completi decenti. Si ha l'inconveniente di dover sempre mettere la giacca (giacca più cravatta sono sempre obbligatorie al Senato, alla Camera solo giacca, non chiedetemi perché) anche a Luglio inoltrato mentre le colleghe femmine (alcune) possono accedere agli uffici della Camera (s)vestite come vogliono. Però penso siano piccoli inconvenienti facilmente superabili e sopportabili: ho visto condizioni di lavoro peggiori insomma.
E' un classico lavoro di segreteria e di ufficio stampa con molti privilegi tra questi quello di essere al centro, nel bene o nel male, dell'attenzione della gente.
Questo non vuol dire che siamo dei "privilegiati" anche noi perché gli stipendi sono medi o medi bassi, dipende dal rapporto fiduciario che riesci a creare col tuo parlamentare. Io sono soddisfatto.
Se di privilegio possiamo parlare, in tutta onestà, bisogna dire che noi assistenti, come pure i dipendenti delle Forze dell'Ordine, i dipendenti degli uffici della Camera, dei Gruppi Parlamentari ed altri ancora, possiamo usufruire di una mensa (sottolineo mensa) che ha prezzi agevolati per i propri collaboratori: con 2,85 euro riesco a mangiare un ottimo primo ed un ottimo contorno con tanta acqua, anche frizzante.
Non mi sembra questo uno scandalo. Credo che in tutte le aziende sia così. Conosco dirigenti che hanno trenta euro di rimborso fisso al giorno per i pranzi o che ricevono i ticket restaurant: io no. Ricordo che quando mia madre era ricoverata all'Ospedale Niguarda di Milano, spesso con mio padre siamo andati alla mensa del medesimo nosocomio, ed i prezzi erano anche più bassi di quelli della mensa della Camera dei Deputati dove il pranzo completo arriva a 7 euro.
Non credo questo sia un privilegio ma in questo periodo di occhi puntati addosso, e che anche io punto addosso ad altri, mi sembrava onesto dirlo e certificarvelo con la foto qui a fianco.
Quindi, ricapitolando, lavoro si per un parlamentare, non sono Spider Truman, e voglio dare un contributo di sano realismo alla situazione caotica e sicuramente quando sono al lavoro non vado a mangiare nei bar del centro perchè spenderei il doppio di quello che posso spendere alla Mensa per i dipendenti della Camera dei Deputati sita in Piazza San Silvestro.

8 commenti:

  1. hai scritto cose più interessanti.....ma se oggi non abbiamo argomenti possiamo anche parlare del tempo delle mezze stagioni e che ashraf con 2 euro mi da mezzo kg di pizza!!!
    Sara

    RispondiElimina
  2. caro giorgio, non sono d'accordo quando dici che questo non è un privilegio : per me è un privilegio bello e buono, e se cominciassimo a cambiare la situazione, a partire anche da queste piccole cose, non sarebbe male : chi può permettersi di fare un ottimo pasto completo a 7 euro?...certo, alcuni hanno detto che hai scritto cose più interessanti, ma anche questa notizia è utile, ancorchè scritta a difesa delle agevolazioni al tuo lavoro........ciao, alberto

    RispondiElimina
  3. ho postato come anonimo, perchè non mi riusciva altrimenti, ma sono alberto girotti, amico di fb.

    RispondiElimina
  4. Anch'io mangio in una mensa (e sottolineo, mensa) universitaria nella quale se sei tesserato e in corso paghi 4 euro, ma se non hai la tessera 7.
    E quello di cui parli non sarebbe un privilegio?! E con i soldi pubblici per giunta.
    La questione è: le aziende possono fare quello che gli pare (e mi sa che conosci solo lavoratori fortunati in questo senso perché io non avevo una lira di rimborso), ma qui stiamo parlando di soldi pubblici.

    E.

    RispondiElimina
  5. Sara, indicaci dove si trova questo Ashraf.
    Alberto ho voluto essere sincero su quella che è una agevolazione del mio lavoro: c'è e la sfrutto. C'è e la dico. Visto che anche io per primo punto il dito su altre cose mi sembrava onesto dirlo.
    Emanuele non so se dirlo privilegio o benefit o agevolazione o siamo nel mondo dei sinonimi. Però è giusta la tua differenziazione pubblico e privato.

    RispondiElimina
  6. se il primo è un pasta al sugo rosso e il contorno delle carote o delle zucchine, nessun problema, mi sembra che ci può stare e che ci siano ben altri problemi molto più scandalosi per costi e sperperi.

    Se però si parla di 2-3 euro per un piatto di medaglioni di branzino crudo (come ha pubblicato un famoso quotidiano in questi giorni), allora la cosa mi sembra un po' differente!! Infatti credo che se parlamentari e collaboratoti vogliono farsi un pasto da "ristorante 4 stelle" possono pagarselo (o farselo offrire) e non mi sembra corretto che paghino solo 4-5 euro per un pasto che costerebbe (a noi comuni mortali) 10-20 volte tanto...

    RispondiElimina
  7. Caspiterina,caspiterina!
    Capito oggi su questo articolo,che poi tanto articolo non è perché scende parecchio nel personale.
    Innanzitutto,io trovo coraggioso che Giorgio si esponga e dico che magari non è giusto mangiare a certi prezzi ma se a me capitasse,non è che rifiuterei.
    Comunque ho commentato,Giorgio,per dirti che secondo me collabori con un parlamentare di centro.
    Da quello che scrivi mi sembri di centro.
    Non devi rivelarmelo,ovvio e sto digitando col sorriso sulle labbra.
    Però mi sembri di centro.
    Francesca

    RispondiElimina