Butto lì velocemente qualche dato dai quali si evince che l'economia mondiale non solo è in una fase di stagnazione, ma sembra proprio in recessione! Tutti! Compresa la Crande Cermania e il tanto decantato paese emergente Cina. Ovviamente non evito di insistere sui "bellissimi" dati della nostra Italia: il paese con le banche migliori di Europa, dove la crisi è passata, infatti i nostri ristoranti sono sempre pieni! Come al solito i valori più significativi li ho messi in grassetto.
1) Ieri la BCE ha acquistato oggi 1,5 miliardi di euro di titoli (di cui 1,2 miliardi Btp Italiani), mentre la Bundesbank ha comprato 2,5 miliardi di Bund. Infatti ieri c'è stata un'asta per 6mld ma ne sono stati venduti solo 3,8 con tasso del 1,98% e quindi la Bundesbank ci ha dovuto mettere una pezza!
2) oggi spread BTP-Bund 469 e tassi Btp tutti sopra il 7% (permane questa situazione da diverse settimane)
3) Recessione Mondiale
Indice PMI manufatturiero è sceso da 51punti (mese di Ottobre) a 48 punti. Ricordo che 50 significa pareggio e quindi un valore sotto 50 (come in questo caso) significa recessione!
Ecco un riepilogo del medesimo indice in Europa: Francia 47,6, Germania 47,9 Eurozona (tutti i paese UE assieme in media) 46,5
Il dato sulla Cina non deve stupire, infatti l'Europa è ormai in recessione da parecchi mesi e i paesi europei messi assieme fanno il 1° PIL del mondo e quindi uno dei mercati di consumo più importanti anche per la Cina. E quindi, logicamente, anche la Cina va in recessione. L'economia è globalizzata, è mondiale, è collegata.
4) Sinceramente non do troppo peso alle variazioni quotidiane di borsa, cambi ecc, dietro infatti ci sono sempre tanti giochini speculativi che molte volte poco hanno a che fare con una fotografia reale della vera situazione economica di un Paese. Ma credo che su lunghi periodi questi valori siano invece molto significativi.
Ricordo quindi che l'indice FTSE MIB della nostra borsa prima della crisi (Ottobre 2008) era oltre 41'000, oggi è 14'146.
5) E per concludere: la curva inversa
Normalmente i rendimenti dei buoni del tesoro di uno stato crescono al crescere della lunghezza del periodo di investimento. Quindi normalmente i buoni a 5 anni danno un rendimento migliore di quelli a 2 e quelli a 10 ancora maggiore di quelli a 5.
Quindi la curva "normale" è una curva che aumenta i rendimenti all'aumentare del tempo.
Anche oggi, come capitato diverse volte nelle ultime settimane, la curva dei Btp italiani è "invertita" ovvero presenta rendimenti superiori nelle scadenze più brevi. I Btp a 2 anni rendono più di quelli a 5! Cosa significa questo?
Significa che gli investitori iniziano, in un clima di rendimenti alti, a chiedere rendimenti ancora più alti sulla parte breve piuttosto che su quella lunga perché hanno parecchi dubbi sulla capacità del debitore (in questo caso l'Italia) di rimborsare il debito. Infatti normalmente quando un debitore arriva all’insolvenza normalmente viene applicato quello che in gergo si definisce "haircut": un taglio del valore nominale del debito (ad esempio un titolo che prevedeva un rimborso a 100 viene “tagliato” e quindi rimborsato solo parzialmente ad esempio solo 80 o 70 o 60).
Purtroppo c'è anche il rischio che porta ad un circolo vizioso, infatti più cresce il timore che l’Italia possa non farcela e più la curva tenderà ad invertirsi maggiormente e più si inverte più il timore cresce e così via...
Ringrazio le fonti principali da cui ho attinto: www.ilgrandebluff.info e www.bimboalieno.it
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