Siamo noi... mi piacerebbe dire, ovvero noi il Milan, e lo dico da milanista puro, e forse è così. Ad accogliere l'ingresso in campo del Barca stellare e del grande Milan la Curva Sud si è fatta scritta ed ha realizzato proprio il titolo della canzone di Jovanotti, ovviamente personalizzandola con un "io e te". Poi è stata partita ma ovviamente, in questo mio pezzo di colore scritto dal Primo Anello Verde (dietro la porta dove ha segnato Ibra, per intendersi, e dietro la porta dove ha definitivamente chiuso il discorso Xavi, per intendersi ancor di più) non parlerò del risultato e della classifica (ci ha già pensato il nostro Paolo puntualmente ieri sera) ma voglio provare a soffermarmi sulla bellezza del giuoco (come direbbe Sacchi) del Calcio.
coreografia Milan foto Gibertini |
Eh si, non voglio esagerare od essere apologetico, ma davvero il Barcellona, vi assicuro, impressiona guardandolo alla televisione, immaginatevi voi dal vivo ed in uno stadio come San Siro dove i giocatori li hai vicini e sotto, a portata d'occhio, lì davanti.
Con il Barcellona succede che: il pallone diventi parte integrante dei loro scarpini: non glielo togli; il campo sembra un rettangolo che si muove sotto i loro piedi e non viceversa; l'azione diventa sempre conclusione; i passaggi sono brevi e non esistono lanci lunghi; serenità, tranquillità e piena coscienza della propria forza accompagnano ogni istante della partita.
Su tutti lui, davvero, Lionel Messi, la "pulce", il fenomeno, il migliore al mondo.
Tutti i palloni passano da lui e si staccano mal volentieri. Lo vedi rincorrere da tre e quattro giocatori ma nessuno che riesca a togliergli la palla manco avesse ricevuto un cospicuo bonifico prima della partita. L'unica possibilità di fermarlo, e fermarlo, è intercettare i loro passaggi, semplici, chiari e lineari ma così semplici, chiari e lineari che vanno sempre a buon fine.
Prendete il loro terzo goal.
Messi - foto Gibertini |
Tutti abbiamo visto partire Messi da meta campo inseguito da tutti i giocatori in campo, da quelli in panchina e da 80 mila tifosi e nessuno di noi è riuscito a togliergli la palla. Tutti abbiamo capito che Messi avrebbe dato la palla dentro per Xavi. Tutti abbiamo visto che questo è successo e, tre a due palla al centro.
Il Milan, secondo me, è il più grande spettacolo dopo il Barcellona.
Andare sotto con un autogoal di un inguardabile Van Bommel, non pareggiare per colpa di un Robinho che io non farei giocare neanche con il Subbuteo (o devo dire la play station se no i giovani non ci capiscono), pareggiare grazie a Seedorf ed Ibra, poi riandare sotto per un rigore (ahimè) che l'arbitro poteva anche non fischiare, ripareggiare grazie a quel "matto" del Boa, beh, lasciatemelo dire, grande Milan.
san siro - foto gibertini |
Il Barcellona rimane stratosferico ma, in uno scontro diretto, si può anche battere.
Certo, non devi regalare loro un autogoal. Certo, Robinho, non devi regalare loro un errore sotto porta (o dentro porta!!!) come il tuo che se stavi immobile la palla ti rimbalzava addosso e segnavi. Certo, Aquilani, Zambrotta, Van Bommel e Pato hanno giocato male e quindi, perdere solo 3 a 2 col Barca e noi ridotti in quel modo è già stato un gran risultato che fa ben sperare: se entriamo tutti in forma possiamo dire la nostra anche in Champions League.
Un po' di rammarico, e qui torno su un mio vecchio adagio, è, lasciatemelo dire, che non ci sia un regista vero, uno come Pirlo, per dirla tutta, che sa addormentare il gioco, lo sa accelerare quando necessario, sa far sparire la palla e sa lanciare giusto.
Chi ci fa la regia a noi? Popi Bonnici?
Altro rammarico? In un Milan abituato a capitano coraggiosi e duri (gli ultimi due, signori, si chiamavano Baresi e Maldini) che ci fa uno come Seedorf con quella fascia su quella voce? Voglio dire: purtroppo causa assenza per infortunio di Gattuso ed Ambrosini capitano diventa il "professor Clarence" però, appunto, è un professore, il capitano è un altro. Con Baresi non l'avrebbero mai dato quel rigore, come non li danno contro Puyol. Ve lo immaginate Seddorf protestare con quei suoi modi galanti ed il parlato semplice?
Ibra - foto Gibertini |
La gioia più grande? Vedere Ibra segnare sotto la mia curva, sotto di me ed indicarmi...l'avete visto anche voi?
Stretti a San Siro nei seggiolini ci siamo gustati lo spettacolo. Un po' d'amaro rimane perchè potevamo fare qualcosa in più e regalare qualcosa in meno ma forse proprio quest'amaro spiega la nostra convinzione che siamo dopo di loro, è vero, e quindi possiamo ancora migliorare per raggiungerli e, visto che in queste condizioni gli abbiamo tenuto testa, migliorare per batterli e superarli!
Forza Milan!
Ero lì, con te, caro Giorgio, a condividere l'emozione. E condivido l'analisi (di parte, che male c'è!) E' stato calcio vero. E questo conta, visto che avrebbe potuto essere una partita da scialbo 0-0. Ma si sa, tra grandi, non ci si accontenta!!!
RispondiEliminaEh si, proprio vero Gaetano quello che dici. Tra grandi non ci si accontenta. Di parte, certo, almeno per il "calcio" diciamola come la pensiamo. Il bello è questo!
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