“I bimbi che saranno battezzati sono dodici, come i dodici apostoli,” dichiara Suor Liviana Trambajoli, direttrice delle case di assistenza del Cottolengo in Italia. A seguito della cosiddetta emergenza nord Africa, la Piccola Casa della Divina Provvidenza Cottolengo ha concesso al consorzio Connecting People la struttura di Villa Buzzi a Lemie per aprire una delle prime accoglienze piemontesi per richiedenti asilo. “Queste persone hanno dapprima recuperato la dignità di persone, dopo la disumana traversata sui barconi dalla Libia di Gheddafi, trovando un letto, pasti caldi e l’attenta professionalità dell’équipe multidisciplinare della cooperativa sociale Crescere Insieme e del consorzio Connecting People,” spiega Suor Liviana. “Adesso, con il battesimo, i piccoli raggiungono la dignità di figli di Dio e quella dimensione trascendentale in cui trova compimento la mission cottolenghina,” conclude.
Sabato prossimo, 18 febbraio, i dodici bambini saranno battezzati da Padre Paul, padre camerunense della Pastorale Migranti, che ha accompagnato le famiglie in un percorso cadenzato da sabati di preghiera e di canto. “Tutte le famiglie sono cristiane,” afferma Padre Paul, “ma non tutte sono cattoliche. La loro semplicità mi ha colpito. Sono fratelli e sorelle bisognosi, ma sono anche persone piene di esperienza e di ricchezze umane da scoprire.”
Tre dei dodici bambini sono nati qui in Italia, dopo l’arrivo dei loro genitori a Lemie. Gli altri nove sono nati in Africa, durante il viaggio della loro famiglia dall’Africa subsahariana – Nigeria, Congo, Camerun – alla Libia, prima, e dalla Libia all’Italia, poi. Al loro arrivo, i profughi erano 36. Adesso, dopo 9 mesi, sono 40. Si sono aggiunti 3 neonati e un giovane diciassettenne che si è appena ricongiunto alla famiglia, grazie al lavoro degli operatori, dopo averne perse le tracce.
E per il futuro che cosa possiamo aspettarci? “La settimana scorsa tutti i nostri ospiti hanno sostenuto l’intervista con la commissione ministeriale preposta all’esame delle loro domande di asilo,” spiega Mauro Maurino, consigliere di amministrazione del consorzio Connecting People. “Adesso, siamo in attesa delle risposte. Certamente,” continua Maurino, “la festa di sabato ha per noi, operatori dell’accoglienza, un grande significato. Vediamo in esso una scelta di appartenenza ad un luogo, ad un tempo, ad una comunità. Possiamo solo dire che si tratta di una scelta reciproca”.
Infatti, i padrini e le madrine dei battezzandi saranno il sindaco di Lemie, Giacomo Liso, alcuni residenti, il pediatra del paese, due suore del Cottolengo (Suor Elisa, medico, e Suor Liviana Trambajoli), alcuni volontari del luogo e operatori della cooperativa Crescere Insieme. “Lenzuola ricamate, copertine, bavaglini,” dice Ivana Albano, responsabile di Crescere Insieme. “Molti regali sono stati confezionati dalle Suore e dalle ospiti della Piccola Casa. Assisto a una vera e propria mobilitazione di affetto per questi bambini,” conclude. Anche lei sarà madrina di una delle bimbe nate in Italia.
Serena Naldini
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