28/02/12

Luca Abbà, attivista No Tav, in coma farmacologico: sospendiamo i lavori per lui

Onestamente sono contrario alla costruzione della TAV...la reputo un'opera dispendiosa inutile e che non porterà alcun profitto nè immediato nè futuro al nostro paese. Ma oggi i miei pensieri vanno alla situazione di Luca Abbà attivista No TAV attualmente in coma farmacologico in seguito ad una caduta da un traliccio dopo esserne rimasto folgorato.
Non mi sembra neanche il caso di parlare dei motivi della protesta in quanto l'attivista rivendicava delle irregolarità sull'esproprio del suo campo (a quanto pare non c'era la necessaria documentazione), anche se le dichiarazioni rilasciate poco prima alla radio Blackout erano state chiare: avrebbe combattuto pur di non andarsene da quel campo (Luca è un coltivatore diretto...).
L'esproprio di quel terreno è stato fatto per mettere in sicurezza il cantiere e non permettere a nessuno dei dimostranti di avvicinarsi alle ruspe che giorno dopo giorno stanno scavando nel ventre di una valle bellissima che ha in Bardonecchia ed il Sestriere le capitali....almeno turistiche, una valle che il mondo ha ammirato alle olimpiadi del 2006 in quanto molte gare si svolgevano nelle località sopra citate.
Ho detto che non voglio entrare nel merito sull'utilità o inutilità dell'opera in quanto ho le mie idee e sono convinto di queste, ma mi chiedo davanti ad un ragazzo che lotta tra la vita e la morte,è davvero necessario continuare i lavori senza attedere che neanche la magistratura finisca i sopralluoghi?
Oppure sarebbe come dire: ha avuto ciò che voleva!
Se così fosse una persona che paga con la vita una sua idea non andrebbe rispettata?
Credo anche che per la Tav purtroppo non c'è alcuna mediazione possibile: o si fa o non si fa!
Anche se onestamente non riesco ancora bene a capire chi la spunterà.
In tutto quello che è successo il mio pensiero va a Giancarlo Caselli, Pm di Torino, che in mattinata per nulla intimorito in verità(uno che è stato procuratore antimafia...è duro da intimorire) ha ribadito un pensiero ineccepibile:  "Che la protesta ci sia....ma fuori i violenti!"
Solo in questo modo la protesta di quei cittadini sarà recepita a pieno da tutti.
Valutiamo bene se davvero conviene....o se dopo tutto ciò che è stato fatto (e speso) conviene mollare tutto.
Niko Orsini

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