Lui si chiama Carmelo Giorgio G., classe 1968, ed è nato a Milano. Una città nella quale, a giudicare dal suo curriculum criminale, Carmelo sembra trovarsi benissimo. Dell’illecito, infatti, è un veterano: ha commesso numerosi furti, è accusato di ricettazione e anche di tentata rapina. Ed è una sorta di sorvegliato speciale «a vita»: ogni qual volta non viene arrestato e portato in carcere, lo sorvegliano. A modo loro, naturalmente. È evidente che Carmelo gode di una certa fiducia. Già nel 2007, infatti, aveva chiesto e ottenuto di trascorrere gli arresti domiciliari su una panchina in viale Fulvio Testi, davanti all’ex manifattura tabacchi. Si avete letto bene, su una panchina ma vi prego non stupitevi del tutto, tenete uno spazietto ancora allo stupore per andare oltre col racconto tratto da Il Giornale.
"Poi, per lui, ci sono i periodi di sorveglianza speciale. In teoria una misura di sicurezza e prevenzione che può essere richiesta dal questore, da un magistrato o dalla Dda (Direzione distrettuale antimafia) per tenere sotto controllo, perlopiù per ragioni di pericolosità sociale, determinati soggetti, in particolare pregiudicati.
Un provvedimento che, talvolta - come nel caso di Carmelo - impone l’obbligo di soggiorno. Il luogo di questo soggiorno viene deciso dal soggetto in questione che, molto spesso, lo cambia (alcuni mutano nel giro di 72 ore!) previa comunicazione del nuovo indirizzo all’autorità a cui è sottoposto. Naturalmente il luogo del soggiorno deve rispettare delle regole, due quelle fondamentali: l’indirizzo non deve trovarsi nelle vicinanze di luoghi dove il pregiudicato ha commesso dei reati e, naturalmente, deve avere l’avallo dell’autorità che ha imposto la misura di sicurezza. Il che significa che quando il nostro Carmelo ha deciso di nominare la sala d’attesa della stazione ferroviaria milanese di Greco-Pirelli come luogo del soggiorno per la sorveglianza, qualcuno gli deve avergli risposto che andava bene o, comunque, che non c’era problema."
Sarà partito col primo treno? Andrete ora sereni a fare i biglietti in quella stazione?
Speriamo che non chieda di insonorizzargli la "stanza" causa disturbo al suo sonno dai treni mattutini: qualche giudice pronto a dargli ascolto e soldi lo troverebbe sicuramente!
Buongiorgio anche a Carmelo Giorgio
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