27/01/12

La crisi economica e la voglia di non fare una cippa. Storia di mia mamma



Mia madre ha 7 fratelli e la sua famiglia di origine,un mix di Veneto e Puglia,ha girato per un pò il nord e il sud prima di fare base qui,poco meno di mezzo secolo fa.Le difficoltà economiche sono state notevoli ma notevoli davvero,comunque,quando a 22 anni si è sposata,mamma già lavorava da un pezzo e,a differenza di tanti che se ne fregavano,si era anche presa la licenza media alla scuola serale.Con molta genialità,la famiglia di mio padre non ha più voluto che lavorasse,perché c'ero io a cui badare,così stavano in due a casa per starmi dietro,lei e mia nonna paterna e ci ritrovammo in due famiglie a vivere sotto lo stesso tetto.La situazione poi è cambiata,siamo riandati a vivere per conto nostro che avevo 7 anni e l'anno dopo è arrivata mia sorella.Ormai mia madre avrebbe potuto essere una casalinga a vita.Invece no.Si è fatta un mazzo pazzesco:passava i giovedì mattina al collocamento,anche con 35°di caldo,per fare le domande di lavoro mensili e ad un certo punto,ma non subito,hanno iniziato a chiamarla,ha fatto qualsiasi lavoro legale che le sia stato proposto.Ci sono voluti un pò di anni,finché quando io ero in terza media,ha ottenuto un buon lavoro a tempo indeterminato.In 17 anni si è assentata solo quando veramente aveva la febbre alta,non ha mai rifiutato quando le sono state chieste ore di lavoro in più e,specie nell'ultimo quinquennio,coi tagli che sono stati fatti,non sono state poche.Adesso è aiuto-cuoca in una scuola e l'altra sera raccontava di due donne assunte per un periodo a sostituire del personale assente che si azzuffano per decidere chi debba buttare il sacco dell'immondizia e,nell'indecisione,nessuna delle due lo prende,lasciandolo a traboccare.Mamma ha detto loro:-Telefoniamo per chiedere una terza persona appositamente per buttare il sacco?E io ho riflettuto che è vero quello che penso sempre:c'è la crisi,l'Italia va male,il governo va male,ma siamo noi che andiamo male!Chi è valido,pur partendo dal niente come mamma,non finisce nella cacca.Crisi o no,lei ha uno stipendio fisso,basso magari,ma sicuro.E se lo merita tutto.Ci sono occasioni in cui fa il doppio turno.Poi ci sono quelli che piangono perché sono disoccupati ma che si grattano quando hanno l'opportunità.Ho lavorato per una multinazionale,appena assunta ebbi un incidente stradale dal quale usciì illesa ma all'ospedale mi diedero molti giorni di riposo;rientrai in ufficio la sera stessa.Avevo una collega,assunta con me,che pianse di gioia quando firmò il contratto,poi,su 22-23 giorni lavorativi al mese,era tanto se ne faceva 10.Senza ragione,mi diceva che si annoiava.Ed era uno di quei lavori d'oro,io l'ho lasciato causa impegni universitari,ma ci regolavamo noi il riscaldamento,l'ufficio era nuovo di zecca,con enormi finestre sulla piazza della città;ero partita con uno stipendio,che,visti i miei meriti,ogni mese veniva ritoccato.C'era gente che non considerava nemmeno un posto del genere,per non diventare dipendente del signor G.dabliù...e io non ci vedevo la loro etica tanto declamata ma voglia di non fare una cippa!

1 commento:

  1. Ottimo Francesca!!
    Il mio commento è qualche cosa che ho già scritto spesso qui su Frews: questa crisi è tutt'altro che solo e semplicemente "economica"...e tu ne ha dato un piccolo ritratto molto realistico...grandi persone come tua mamma, che ogni giorno con impegno e dedizione si danno da fare per svolgere il loro umile lavoro quotidiano, sono una specie in via di estinzione!

    Spero che il tuo articolo mi sproni a non sbuffare e non lamentarmi quando a casa il bidone straborda e la moglie mi chiede di portarlo fuori! :-)
    A parte gli scherzi...ci siamo abituati troppo bene, non abbiamo voglia di fare sacrifici...vogliamo tutto e senza fatica...e se così non è ci lamentiamo...se servirà a farci risvegliare, ben venga questa crisi!

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