06/02/12

La Grecia dice no al piano di austerity chiesto dall'Europa. E la posta in gioco sale!

In questi giorni potrebbe verificarsi un imponente terremoto! Non parlo di un terremoto geologico ma finanziario. Infatti, al contrario del nostro Professor Monti che è sempre incline ad applicare tutto ciò che l'Europa domanda, sembra invece che la Grecia abbia rifiutato di applicare il piano di austerity che l'Europa chiedeva! Dico sembra perché potrebbe anche trattarsi di una sorta di ricatto da parte della Grecia: "se tu Europa non accetti le mie condizioni io ti creo il caos e il panico"
In ogni caso analizziamo i fatti: la Grecia ha detto no, non vuole applicare nuovi tagli: licenziare 150mila dipendenti pubblici, eliminazione tredicesime, riduzione dello stipendio mendio contrattuale (oggi di 750 euro/mese). La Grecia non riesce più a chiedere continui sacrifici ai propri cittadini, per una promessa di "risanamento" alla quale tutti fanno sempre più fatica a credere. Ma con questa risposta rischiano seriamente di saltare i nuovi aiuti emanati dal FMI (fondo monetario internazionale) & Co. che consistono in ben 130 miliardi di euro. E senza questi aiuti cosa potrà fare la Grecia? C'è il rischio che il governo non chieda sacrifici alla popolazione ma poi la situazione diventi ancora più tragica in assenza dell'arrivo di questi "aiuti" europei. Insomma evitare la padella per finire sulla brace.
E che conseguenze avrà poi un possibile fallimento "incontrollato" della Grecia sul resto dell'Europa? Beh, il famoso effetto domino lo abbiamo già esposto più volte qui su Frews. Ma proprio per queste conseguenze catastrofiche non credo, almeno per ora, che l'Europa possa permettersi tutto ciò. E allora cosa faranno? La daranno vinta alla Grecia e daranno gli aiuti anche senza piano di austerity? Questo potrebbe comunque generare un precedente e tanti altri Stati (per primi Portogallo e Irlanda ad un micro-passo dal fallimento) potrebbero poi approfittarsene in futuro e tenere un comportamento analogo a quello ellenico.
Insomma da qualunque parte si guardi il problema, mi sembra di non scorgere nessuna via reale di uscita, per lo meno con le attuali decisioni politico-economiche che si è voluto applicare fino ad ora: raschiare e tamponare nel breve ma senza mai tentare veramente di risolvere i problemi di fondo. Problemi di un sistema politico-economico che ogni giorno dimostra sempre più di non poter riuscire a stare in piedi ancora per molto.
A me sembra che dormiamo sopra una bomba ad orologeria e i nostri quotidiani e i nostri telegiornali di cosa parlano? Del freddo, del gelo, della neve...

4 commenti:

  1. Eddai capo, non puoi anticipare così la news che sarà pubblicata 18:00!

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  2. Azz scusa, io mi riferivo al tuo Post di adesso. siamo su una bomba ad orologeria e pensiamo alla neve. Boom.... fa freddo!

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  3. Lo so, lo so che intendevi quello, ma ho approffitato per tenere i nostri lettori sulle spine per la prossima "bomba" delle ore 18:00...

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