08/02/12

Le Maldive guardino la primavera araba: più democrazia e libertà religiosa"

"Gli abitanti delle Maldive dovrebbero ispirarsi ai movimenti della Primavera araba e orientarsi verso un sistema laico, che tuteli i diritti umani e la libertà religiosa": è quanto dice all'Agenzia Fides John Dayal, intellettuale cattolico, Segretario generale dell'Ong "All India Christian Council" (AICC), che tutela i diritti dei cristiani nel subcontinente indiano.
Interpellato da Fides, Dayal ha commentato la fluida situazione nelle isole Maldive, dove il Presidente Mohammed Nasheed si è dimesso, in seguito a una rivolta della polizia, e il potere è temporaneamente in mano al Vice presidente. La protesta era cresciuta nelle ultime tre settimane dopo l'arresto di Abdulla Mohammed, giudice a capo della Corte penale delle Maldive. Il giudice aveva ordinato la scarcerazione di un oppositore politico, mentre il Presidente accusava il giudice di corruzione. Ex prigioniero politico e attivista per la democrazia, Nasheed era diventato presidente nel 2008, nelle prime elezioni democratiche dopo 30 anni.
Il Segretario dell'AICC dice a Fides: "Guardiamo alla situazione nelle Maldive con estrema apprensione. Il rischio è che si insedi un nuovo potere non democratico, ma dittatoriale o militare. Questo potrebbe portare a un peggioramento nel campo dei diritti umani e delle libertà individuali, già molto compresse. Le Maldive sono uno stato islamico che vieta le chiese, il culto cristiano e le Bibbie. Un paradiso per i turisti, un inferno per i cristiani". Dayal conclude: "La nostra speranza è che i cittadini si ispirino ai movimenti della Primavera araba e promuovano un cambiamento, verso un'apertura democratica, il rispetto dei diritti umani e delle libertà della persona".
Secondo la Costituzione del 1997, nelle Maldive l'Islam è la religione di stato. Ai non-musulmani è vietato il culto pubblico. Ogni musulmano che si converte a un'altra fede può perdere la cittadinanza. Nel 1998 tutti gli stranieri cristiani furono espulsi e i 50 cittadini cristiani delle Maldive furono incarcerati e islamizzati. Nel 2011 Shijo Kokkattu, professore cristiano di origine indiana, è stato espulso dal paese dopo che la polizia ha trovato una Bibbia e un Rosario in casa sua.

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