21/02/12

Piccola storia di Sanremo, round finale: tutti sconfitti a metà


Basta così. Se Dio vuole è finita. E, a parte Emma, né vincitori né vinti. Per questo, come profeticamente ha cantato Arisa, è come se si uscisse sconfitti a metà. Prendiamo atto che quest’anno ha vinto la protesta, la contestazione quando diventa manifesto del disagio sociale ormai generalizzato in Italia.


Ma insieme ad esse ha vinto anche il grigio, il piattume, la perdita di speranza, perché vivere in bilico sui propri giorni comporta anche questo tipo di rischio.


Questo clima ci ha preso per mano dall’inizio e ci ha accompagnato lungo cinque giorni pensati, guarda un po’, per essere invece indimenticabili e forse lo saranno pure, ma di questo Festival si ricorderanno soprattutto i tu-per-tu, le parolacce, l’aridità e soprattutto verrà ricordato per Celentano che, come un sostanzioso “inserto” giornalistico, è stato inserito per rimpolpare di merce appetitosa una vetrina che non offre più prodotti come un tempo.

Ma forse anche queste nostre sono solo parole… come ha cantato Noemi. E i coefficienti capestro dello share, che hanno registrato punte del 60% , ce lo confermano. Vorrà dire che professionalità, intenti, buoni propositi continueranno ad adeguersi. L’importante è che lo spettacolo continui.

Marisa Alessandrini

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