“Gerusalemme – scrive Fiamma Nirenstein nel suo ultimo libro - fa girare la testa a chiunque”. E' vero, la fece girare anche a me la prima volta che ci andai. Per Fiamma alcuni luoghi sono simili alla sinuosa Toscana. Per me le prime case e le colline che s’incontrano arrivando da Tel Aviv ricordano la rustica campagna del Mezzogiorno. C’è una Gerusalemme per ciascuno di noi, familiare come i nostri luoghi più cari. “Chi non sapeva, chi non sa – ci fa notare la scrittrice - quasi come fosse casa sua, dov’è Gerusalemme? Chi non s’illumina di un sorriso consapevole nel sentirla nominare anche dal più remoto angolo della Terra?”. Ma l’idea universale di Gerusalemme, “cioè la speranza che appartenga a tutti”, spinge Fiamma Nirenstein a combattere fin nelle prime pagine l’insidia maggiore che grava sulla città nel tentativo di separarla dalla storia degli ebrei.
Il libro "A Gerusalemme" e' un viaggio nella ricostruzione di questa connessione sentimentale fra la città e il suo popolo. Un viaggio nella storia e nei tormenti della contemporaneità. Due sono i suoi compagni di viaggio: il piccolo Benny, suo figlio e l'israeliano Ofer, suo marito. In queste pagine Fiamma parla di sé, dei suoi sentimenti, della sua storia, dei suoi primi viaggi in Israele come femminista e di sinistra, di suo padre, della sua famiglia e dell’attuale paura che in Occidente non si capisca per che cosa si combatte e si vive laggiù. È un diario colto e appassionato, il diario di una cittadina del mondo che lotta per il suo popolo ma anche contro le culture della violenza.
Lunedì 19 marzo alle 18,00 Fiamma Nirenstein sarà ospite della rassegna "The best book" al Best Café di Via della Pineta Sacchetti 87 dove nell'intervista con il Direttore Giorgio Gibertini avrà modo di spiegarci la straordinarietà di Gerusalemme, la sua ricchissima storia, le sue radici lontanissime e cosa significhi essere pro Israele.
Maria Leone
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