Quindi AL TEMPO e valutiamo quello che è necessario per vivere con sobrietà ed intelligenza e trarre vantaggio del grande privilegio di essere nati nel nord del mondo, anzi nel nord del nord...pensiamo a chi nasce a Polistena od a Casaldiprincipe, sicuramente è meno fortunato di noi. Quindi impegno nello studio anzitutto con medie altissime, bando alle distrazioni tipo discoteca che distraggono e molte volte distruggono, ( Bacco tabacco e venere riducono l’uomo in cenere) dedicare tempo a chi è meno fortunato di noi gratis, poichè tutto abbiamo avuto gratuitamente.
Riempire quindi la vita di interessi concreti, ripeto studio, lavoro, cultura , esperienze nuove gratuite, che sicuramente nel lungo periodo verranno buone. Diceva J.F.K. non chiederti cosa lo stato ti può dare, ma cosa tu puoi dare alla tua patria con la tua intelligenza. Italia bellissima, right or not this is my country.
Al bando quindi” pensieri strani” a 15 anni, avendo davanti tutta la vita da vivere con serenità,con progettualità e quantaltro occorra per vivere bene. Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtude e canoscenza...
Si sente spesso che anche fior di laureati sono senza lavoro, ma a me NON risulta che ingegneri, chimici, fisici, matematici etc siano disoccupati, mi risulta che lo siano i laureati in “ Scienze della comunicazione, Scienze politiche etc, tutta lauree che nulla hanno di scientifico, e già Montanelli le indicava fabbriche di disoccupati. Prima di cocludere voglio ricordare la CINA , ed il BRIC, che è diventata la fabbrica del mondo e che sta sfornando milioni di laureati, le cui mamme si vantano di definirsi “ mamme tigri “ perchè vogliono dai loro figli un rendimento del 110%
SENECA diceva che le mamme romane sono la rovina dei figli e da allora sembra che molto poco sia cambiato, purtroppo per noi Europei. Penso di essere molto concreto anche dall’alto della mia veneranda età, ma NON pretendo di avere, come donna Prassede , il monoplio della verita, per cui sono disponibile per un confronto diretto e chiudo sempre ricordando “ Don Lisander “ che alla fine del Suo capolavoro diceva; “ si deve pensare più a fare del bene che a stare bene, e così si finirebbe anche a stare meglio”
Nonno Paolo
Nonno Paolo
E' stato un vero piacere leggere queste sagge parole da parte di un nonno. I tempi cambiano, è vero, ma un nonno intelligente e con una profonda cultura, coglie una verità che va al di là degli usi e dei costumi dell'attuale società; pone in evidenza concetti che restano sempre validi da Seneca ad oggi. Perchè l'uomo in fin dei conti non cambia mai, cambiano le circostanze, ma gli errori che egli commette sono sempre molto analoghi; Bacco, Tabacco e Venere sono tentazioni sempre presenti fin dagli albori dell'uomo.
RispondiEliminaGrazie ancora per questo messaggio ricco di speranza, di cui oggi se ne sente bisogno più che mai. La frase che più mi è piaciuta è il "vivere con sobrietà e intelligenza".
Grazie ancora nonno Paolo.
Laureata in beni culturali e senza un lavoro. Le lauree in scienze dei beni culturali saranno anche carta straccia, ma in un paese come l'Italia non dovrebbe essere così visto che trasudiamo reperti da ogni poro della terra.
RispondiEliminaDetto questo, a 27 anni tutto quello che posso fare per lo Stato lo faccio gratuitamente visto che non percepisco mezzo centesimo nemmeno per sbaglio, quindi a questo punto sarebbe ora di capire anche cosa può iniziare a fare lo Stato (sempre se esiste ancora uno Stato italiano con una sua identità) per non sfruttare gente come me ma per, magari, collaborare per un paese migliore.
Molto bello l'articolo. Ammetto di aver "sbagliato" nel citare come quasi uniche ragioni di spesa svaghi e motorino senza citare cose più importanti... ma come giorgio ben sa questo articolo mi è comparso nella mente dal nulla e io ho voluto lasciarlo così intatto com'era.
RispondiEliminaResto dell'idea che il motorino sia molto utile ad un ragazzo in questi tempi, ma vorrei proporti altre possibilità che per mancanza di soldi mi sono sfuggite o che mi sfuggiranno di esperienze educative e di studio che come dici tu, sono molto importanti.
Io uscendo dalle medie sono rimasto molto "affezzionato" alla lingua francese e quindi desideroso di continuarne gli studi. Nella nuova scuola questo mi era possibile grazie a dei corsi pomeridiani che con una piccola spesa mi garantivano la continuazione della mia passione. Purtroppo questo corso è saltato per mancanza di aderenze ed ora io mi trovo impossibilitato nel continuare questa lingua se non al prezzo (elevato) di partecipare a quei corsi pomeridiani offerti da comune o altre società.
Avrei in mente altri esempi di esperienze che la mancanza di soldi ha strappato via dai miei sogni lasciandomi con l'amaro in bocca ma mi sono dilungato troppo. Ma nel caso tu voglia saperle sono sempre disponibile.
Concludo facendo un "Mea Culpa" per aver citato solo svaghi e nulla di didattico il che in effetti rende l'appello poco responsabile.
Tuo Nipote
Jacopo
Errata Corrige: affezionato con una zeta :D
RispondiEliminaInfatti Signor Paolo,lo dico sempre anche io:chi consegue la Laurea in discipline scientifiche,matematiche,tecniche,non resta disoccupato.
RispondiEliminaChi si laurea in discipline sociologiche,umanistiche e affini,si.
Perché?
Perché questi indirizzi di studi sono accessibili a cani e porci(perdoni il linguaggio volgare)!
Nel mio corso di laurea hanno portato a termine gli studi persone con diplomi di maturità valutati al minimo,persone che si davano all'esultanza per un 18!!!!
E dietro di loro c'è la boria di genitori che devono per forza dire che hanno il figlio"Dottore in".
Ma per favore!
Mio cugino,proveniente da una famiglia non molto abbiente,ha studiato sempre grazie a borse di studio,è diventato Ingegnere con 110 e lode e subito è stato assunto da una notissima azienda dolciaria del notd-est.Si è licenziato.Perché gli hanno offerto un posto retribuito benissimo a Teheran.
Oggi sono i salami,i laureati per forza a stare fuori dai giochi,quelli che valgono,il posto lo trovano!
Jacopo, non prendere le parole del nonnno come critiche al tuo articolo. Infatti non mi sembra che sia così, mi sembra anzi di cogliere che tuo nonno sia decisamente orgoglioso di te! Sono stato tra i primi a farti i complimenti per il tuo articolo, e li sottoscrivo di nuovo, ma ho cercato anche di dirti che questa è la situazione della nostra attuale società e dell'Italia (nel bene e nel male), cerca di cogliere anche il lato positivo delle cose, pensa a tutti quei ragazzi che (altro che corsi aggiuntivi di terza lingua) in altri Paesi, non hanno nemmeno la possibilità di fare la scuola elementare!
RispondiEliminaTu quindi hai una grande fortuna, grandi possibilità, sfruttale e impegnati poi anche a cercare di cambiare e di migliorare ciò che può essere migliorato in questa nostra "Itaglietta" e che giustamente hai denunciato.
Sono laureato in una facolta scientifica, ma ognuno ha la propria predisposizione ed è assurdo che se uno non è portato per una facoltà scientifica la debba fare ad ogni costo solo per una "pseudo-sicurezza" di futuro posto di lavoro. In una società non occorrono solo ingenieri, fisici nucleari e medici, occorrono anche giornalisti, storici, poeti, scrittori, filosofi, ecc.!
E molti di questi hanno trovato posto di lavoro e vivono grazie a questi lavori!
Il progresso non è solo progresso scientifico ma anche progresso umanitario. E questo la nostra società non lo sta comprendendo appieno e la "crisi" che viviamo è, per me, dovuta anche a questa tremenda carenza dell'attuale società! Nell'antica Grecia i filosofi e i matematici (spesso le due cose si sposavano) erano considerati gli studi più importanti. Oggi giorno un laurato in filosofia o in matematica pura è consideranto uno sfigato. Per me dovremmo riprendere un po' del saggio sapere dei nostri avi. "Non di solo pane vive l'uomo". Una società, come mi appare quella di oggi, dove ciò che viene messo al primo posto è ciò che si guadagna e ciò che si possiede, mi appare una società all'inizio del proprio inesorabile declino!
No non l'ho presa come una critica ma come un consiglio, credo sia come dici tu per quanto riguarda il consiglio di mio nonno. Quando ho scritto quell'articolo é vero ho visto il mondo un po' egocentricamente da parte di noi ragazzi che si soffriamo la mancanza di soldi ma di certo non muoviamo di fame. :D Il mio era un appello all'Italia dove il problema é quello perché non chiedo cose impossibili come facevo vedere paragonando con l'America. Intendo dire che io non volevo lamentarmi con la vita o il mondo o altro perché sono povero perché non é vero, la mia lamentela era totalmente rivolta all'Italia e ripeto che non mi permetterei mai di paragonare la mia "povertà" con quella reale. :D
RispondiEliminaSo che Paolo non legge i commenti vedró di passarglieli io via mail.
Posso ritenermi offesa dalle parole di Francesca? Mah... Nella mia vita universitaria ho accettato solo un 18 perché dovevo per forza dare l'esame entro quella data se non volevo finire fuori corso. Amiche più in gamba di me e laureate nelle mia stessa materia perché credono in quello che hanno studiato - e non perché hanno genitori che si gasano a dire che il figlio è "dott." - sono pure loro senza uno straccio di lavoro.
RispondiEliminaIn compenso il lavoro garantito lo hanno trovato molti di quelli che per "natura" avevano agganci nel settore culturale, posto dove se vado io mi offrono uno stage di tre mesi a 200 euro al mese per 6 giorni la settimana senza orari garantiti.
Per la cronaca: penso che il titolo "dott." sia superfluo e se mi sono laureata in Beni Culturali è solo per la passione che mi animava.
Grazie all'ennsima persona che in un momento come questo è pronta a dire "se non trovi un lavoro è perché non vali nulla".
Anche qui non ho insultato nessuno:ma se uno non ha voglia di impegnarsi alle superiori,che va a combinare all'università????
RispondiEliminaLa zia del mio compagno,alla figlia che le riferiva di aver preso 20 ad un esame in cui gli altri avevno quasi tutti preso 18,è sbottata:-Immagino che classe di bravi infermieri che sarete!
Penso che un sacco di mamme,al posto suo,avrebbero detto alla figlia:-Brava!
Io,ahimè la penso come lei.
Francesca ma che discorsi fai??
RispondiEliminaIo al liceo scaldavo il banco e sono uscito con un ridicolo 40 o 42 (non ricordo nemmeno) (c'erano i 60esimi ai miei tempi), a calci nel sedere....primo anno di università ho accettato anche un 18 e un 20...e allora? Sempre meglio accettare un 20, ma essere in corso! Alla fine mi sono laureato in corso in 5 anni, con 105/110. Ma non credo di essere migliore di uno che si è laureato con 90 o con 80...i voti sono solo una indicazione...al liceo avevo compagne uscite con 60/60esimi (solo perchè erano secchione) e poi hanno mollato subito l'università perchè non ce la facevano!
E poi mi vieni a dire che non sei Darwiniana, quando insisti anche in questo discorso dei voti a sostenere proprio la "selezione naturale della specie"! E intanto il discorso su Van Gogh, morto di fame (nel vero senso della parola) hai prontamente glissato!
A parte che a me Van Gogh non piace....trucidatemi,preferisco che so,Rembrandt,Veermer,ma non è nemmeno il caso di fare confronti.
RispondiEliminaSi può anche possedere un immenso talento e può accadere che questo non riceva consensi perché nella vita occorre un insieme di doti,può anche non bastare la sola genialità.
Io credo che oggi i giovani abbiano una tremenda ansia da prestazione che li porta a sembrare insicuri,inadeguati,anche se non se ne rendono conto.Ed arrivano quelli che li assumono senza pagarli.Anch'io da un'azienda ricevetti questa proposta,al colloquio vidi una pila di curricula,poi venni ricontattata,mi dissero come sapevo che non c'era paga e 5 minuti dopo il tipo era disposto a farmi il contratto a pagamento.Un'altra volta sono andata a Roma per un lavoro come animatrice,eravamo una ventina di persone....hanno preso tutti,ma a me fanno:-Tu come animatrice sei sprecata,farai l'addetta al ricevimento.
E gli altri avrebbero preso 400euro più vitto e alloggio,io 800 più vitto e alloggio in Costa Smeralda,a 21 anni.Poi ho rinunciato per un ragazzo,perché io di queste cazzate ne ho fatte.Finché si scherza va bene,ma sono una ragazza normale,vorrei capire allora perché a me è sempre andata così e ad altri va diversamente.E dico sul serio.Forse la mia colpa è basarmi sull'esperienza personale,ma non sono un genio,non l'ho mai data per lavorare(il contratto a tempo indeterminato l'ho avuto da due donne)....E'come il discorso della crisi,da un lato c'è perché chiudono un sacco di attvità,dall'altro nei centri commerciali vedo gente che compra il superfluo e sono in tanti.Anche il mio compagno ha chiuso un'attività causa crisi.Però nel 2009 che andava male era aperto,nel 2011 che aveva ripreso ad andare bene ha chiuso.La verità è che si era stufato di passare i week-end al lavoro invece che con la figlia ed Equitalia e la crisi sono stati due validi elementi da incolpare.
Mi sto interrogando su tante cose,crisi,disoccupazione ed inizio ad essere sempre più convinta di alcune cose......ma meglio che taccia,così stiamo tutti tranquilli.