26/04/12

Borri Hello e la Juventus fa 38 da imbattuta


Borri-hello, Juve! L’attaccante-fantasma (cinque secondi di ringraziamenti alla AS ROMA) saluta il popolo bianconero, che, ormai, non si aspettava più niente da lui, con un gol-chiave. Poteva essere addirittura la rete-scudetto, se Boateng non avesse salvato il Milan. E con una rete di Amauri, e una di Marco, decisive, la realtà avrebbe superato la fantasia.
Dal 17 marzo, il giorno in cui solo battendo la Fiorentina sarebbe stato possibile conservare la speranza, dinanzi a un Milan resuscitato a Udine, e in grado di conquistare 16 punti su 18, sembra passato un secolo. La Signora ha disintegrato il ricordo dei “parrucchini” viola, ed è diventata inarrestabile. Sì: proprio lei. Proprio la squadra prodiga di buone intenzioni, e di gioco, ma povera di reti e vittorie, in rapporto all'ossessione dei pareggi. E così sono arrivati 7 successi consecutivi, con 19 gol segnati e appena 1 incassato. Fiorentina 5-0, Inter 2-0, Napoli 3-0, Palermo 2-0, Lazio 2-1, Roma 4-0 e Cesena 1-0.

Sicuramente, a cercare il pelo nell’uovo, è una Juve che si conferma non a suo agio contro gli avversari medio-piccoli. Idem quando si gioca durante la settimana, senza l’opportunità di ricaricare totalmente le batterie. Ma, a 4 giornate dalla fine, sono considerazioni puramente accademiche e secondarie. Sono felice che Pirlo abbia sbagliato il rigore, dopo 8 minuti. Non per lui, che ne ha già falliti 2 di fila, ma perché, visto che il braccio di Moras era fuori area, sarebbe stato terribile vedere le polemiche arbitrali sovrastare i giudizi tecnici. E’ già bastata la rete ignorata di Muntari. E poi chi lo avrebbe sentito Allegri......

Non avrei immaginato, però, che sarebbero stati necessari 71 minuti per vincere la partita. Il Cesena ha fatto ricorso al “sistema Chelsea” (modulo 5-5-0), con una differenza. La Juve non è (ancora) il Barcellona, ma, almeno, sa che, nel calcio, non esistono solo i passaggi, ma anche altri dettagli importanti. Ci sono i cross, i tiri da fuori, e i centravanti tradizionali. La Juve ne ha 2: Matri e Borriello. Non sono “mostri”, ma hanno forza d’urto, e, in certi casi, si sfondano i bunker con il loro contributo. L’ex romanista, con tutti i suoi limiti, ha consentito di sfatare un tabù di 42 anni: Antonioli.

Con la Juve a 3 in difesa, senza nessuna punta vera contro, auspicavo l’ingresso di Borriello e Del Piero ben prima della mezz’ora della ripresa. Ma con che coraggio si può trovare qualcosa di sbagliato nelle mosse di un allenatore, imbattuto da 38 partite consecutive? Evviva il sovrano della “Conte-a”!

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