06/04/12

Sarajevo: vent'anni dopo un concerto davanti a 11.541 sedie vuote

A venti anni dalla guerra in Bosnia, Sarajevo ricorda le vittime del sanguinoso assedio alla città. Per commemorare i morti, le autorità cittadine hanno organizzato un concerto davanti a 11.541 sedie rosse vuote, l'esatto numero delle vittime dell'attacco alla capitale bosniaca da parte delle forze serbobosniache e dell'esercito jugoslavo.
Le sedie rosse sono state raccolte in 825 file lungo la principale arteria della città il Viale Maresciallo Tito. Tra il 1992 e il 1995 la popolazione di Sarajevo visse costantemente esposta al fuoco dei cecchini, ai bombardamenti, agli attentati, tagliata fuori dai rifornimenti di generi alimentari, medicinali, acqua ed elettricità, completamente dipendente dagli aiuti umanitari internazionali. Oltre ai circa 11mila morti, l'assedio provocò decine di migliaia di feriti, e distruzioni.

La guerra civile a Sarajevo scoppiò dopo la proclamazione di indipendenza, il 3 marzo 1992. Il 5 aprile i cecchini aprirono il fuoco contro una folla di circa 50mila persone che si era riunita davanti al parlamento per manifestare a favore della pace. La città fu circondata dalle forze serbe che si posizionarono sulle colline circostanti. A partire dal mese di maggio di quell'anno iniziò il blocco di sarajevo che fu tagliata fuori dal mondo esterno.

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